Molti proprietari si lamentano di come mangiano i pappagalli e dello spreco di cibo e della conseguente sporcizia che provocano durante i pasti.
È un comportamento che si trova anche in natura e biologi e naturalisti hanno cercato di capirne il motivo.
Indice dei contenuti
Spreco di cibo commestibile, perché?
I pappagalli rovistano, staccano dai rami frutti, foglie, fiori, in parte puliscono e si preparano i bocconi e poi se li gustano.
Spesso però accade che, dopo poche beccate, lasciano cadere al suolo cibi perfettamente commestibili.
Anche nelle nostre case i pappagalli mangiano solo una parte del cibo che viene loro offerto.
Semi, estrusi, frutta e verdure fresche sono giustamente selezionati, sbucciati, schiacciati, puliti, ridotti in pezzi, ma gli scarti sono tantissimi.
A volte il cibo non è gradito o conosciuto, a volte usato come gioco o passatempo.
Anche i bocconcini preferiti possono però subire lo stesso trattamento.
Come mangiano i pappagalli in natura
Perché lo stesso comportamento alimentare si ha anche in natura?
Il cibo gettato dagli alberi in natura avvantaggia il micromondo che abita al suolo.
Altri uccelli, piccoli mammiferi, insetti approfittano e si nutrono del cibo reso disponibile dai pappagalli.
Semi e frutti caduti al suolo possono germogliare e dare nuove piante da frutto.
Anche le piante dunque traggono un beneficio da questa dispersione secondaria o dalla potatura dei rami, ritrovando quindi energia e perpetuando la specie.
Ma i pappagalli cosa ne ricavano? Sicuramente scegliendo i frutti migliori, scartando quelli acerbi o parzialmente parassitati o rovinati si cautelano da malnutrizione o da tossine o parassiti.
Potando rami secchi, cogliendo frutti maturi e disperdendo i semi invece si assicurano raccolti futuri.
La raccolta e la manipolazione è comunque un arricchimento ambientale importante per rafforzare anche i legami sociali nello stormo, ma gli studi sono ancora aperti.
Come ridurre l’eccessivo spreco alimentare in casa
Stabilito che la manipolazione del cibo, la scelta, la varietà di colori, consistenze e forme è fondamentale ed è quindi parte del comportamento naturale degli psittacidi va rispettata e incoraggiata.
Ma si può arginare l’eccessivo spreco alimentare riducendo le quantità di cibo a poco più del consumabile giornaliero.
Lo scarto inoltre può essere ridotto con materiale inerte come carta, foglie, ramoscelli, paglia, pezzi di corteccia, materiali naturali in cui nascondere il cibo e incentivare la ricerca, la curiosità e la capacità risolutiva.
Il foraging se ben strutturato e proposto diventa un divertente gioco per pappagalli e proprietari.
È utile a ridurre lo stress da inattività (in casa il volo e l’attività fisica non è certamente paragonabile a quella che svolgerebbero in natura), la noia e ad aumentare la capacità deduttive e creative.