Il pet sitter è una figura sempre più presente e richiesta nel mondo degli animali da compagnia.
È colui (o colei) a cui, ad esempio, si affida il proprio cane o gatto quando si va in vacanza, e che vivrà al suo fianco giorno e notte.
Insomma, è un riferimento di assoluta fiducia.
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Quali competenze deve avere un pet sitter?
Spesso fare pet sitting è sinonimo di “lavoretto facile facile” per impegnare i ragazzi nei mesi estivi, quando la scuola non c’è, per “tirare su” qualche soldino, oppure lo diventa la vicina di casa, la nonna o l’amico che ci fa il favore. In fin dei conti è sempre stato così.
Oggi però la cinofilia si è evoluta e, con essa, sono aumentate anche le aspettative dei proprietari che, guarda caso, ora si chiamano “pet mate” (amico, compagno).
Ecco perché il dog sitter ormai non può più essere una figura più o meno improvvisata.
Identificarsi come tale soltanto perché si ha amore e passione per gli animali è ormai insufficiente.
Servono figure professionali e anche le Istituzioni hanno recepito il concetto.
Serve un corso di formazione
Dalla scorsa primavera, la Regione Lombardia ha emanato il nuovo Quadro Regionale degli Standard Professionali (QRSP) proprio dedicato alla figura del pet sitter.
In esso si definiscono le linee guida relative a questa professione e alla sua formazione.
Questo non significa che ora esiste un albo professionale, ma sicuramente è stata fatta chiarezza anche sulla formazione.
Scegliere un corso rispondente a questi standard è quindi una garanzia anche per chi sta cercando un profilo competente.
Dove trovare il corso giusto?
Soltanto gli enti formativi accreditati dalla Regione Lombardia (come il CAPAC di Confcommercio) possono erogare questi corsi e rilasciare il relativo attestato, con la garanzia di un corpo docente composto da professionisti di comprovata esperienza.
Sul web esistono molte proposte di corsi di pet sitter, alcune generano confusione o addirittura arrivano a dichiarare falsità quali l’iscrizione a elenchi regionali inesistenti o promettendo di abilitare ad esercitare la professione.
A tal proposito, è necessario sottolineare che nessuna figura professionale operante in cinofilia (a parte l’operatore di pet therapy e, a breve, il toelettatore), necessita di essere abilitata per poter operare.
Com’è strutturato un corso di formazione per pet sitter?
L’offerta formativa del Capac per la figura di pet sitter consta di 54 ore di lezione suddivise tra teoria in aula e pratica al campo di addestramento.
Inoltre, il corso prevede la presenza quali docenti di educatori cinofili, medici veterinari ed esperti amministrativi e legali.
Durante la formazione si impara a prendersi cura del pet a 360 gradi: dalla corretta comunicazione alla gestione del cibo, del gioco e della passeggiata, dal cucciolo al cane anziano.
Articolo di Paolo Bosatra Dog Trainer
Consigliere Acad Confcommercio