In quanto animale preda, il porcellino d’India tende a nascondere gli stati di malessere. Di conseguenza è spesso difficile accorgersi se la nostra cavia sta male, almeno nelle prime fasi.
Sarebbe una buona abitudine quella di osservare con regolarità la dentatura di questo roditore ma, come abbiamo già detto, non è sempre così facile.
Osservare gli incisivi è piuttosto semplice, basta sollevare delicatamente il labbro superiore e abbassare quello inferiore, facendo caso se i denti sono sempre della stessa forma e lunghezza e se l’occlusione è simmetrica e regolare.
Ispezionare il cavo orale è invece più difficile, ma portando l’animale a visita dal medico veterinario per un controllo di routine almeno a cadenza semestrale sarà il veterinario a compiere questa spiacevole operazione, magari con l’aiuto di un apposito strumento.
Per accorgersi se la nostra cavia sta male per un possibile problema ai denti, a parte l’osservazione diretta, è importante prestare attenzione ai seguenti segni clinici:
- Rifiuto del cibo
- Difficoltà nella prensione dell’alimento
- Difficoltà nell’assunzione dell’acqua di bevanda
- Ipersalivazione
- Dermatite e perdita di pelo intorno alle labbra e sul mento
- Infiammazione delle labbra
- Perdita di piccole quantità di sangue dalla bocca con la saliva
- Scolo nasale
- Presenza di ascessi sul muso (sulla mandibola o sotto agli occhi)
I problemi dentali possono compromettere lo stato di salute generale, pertanto l’animale potrebbe manifestare:
- Debolezza
- Poca voglia di interagire e giocare
- Scarsa risposta agli stimoli
- Dimagrimento
- Pelo ispido e opaco
Trattandosi di una patologia multifattoriale che potrebbe riconoscere cause anche esterne alla bocca (ad es. patologie metaboliche, traumi, alimentazione inadeguata, ecc.), il porcellino deve essere visitato quanto prima da un medico veterinario esperto in Animali Non Convenzionali, al fine di ottenere una diagnosi ed una terapia adeguata.
A seconda dei casi potrebbero rendersi necessari numerosi interventi di limatura, a volte anche per tutta la durata della vita dell’animale. È importante individuare le cause del fenomeno e correggerle quando possibile.