Mangiando s’impara: quando il cibo è fonte di dialogo tra animale ed uomo

La somministrazione di cibo può essere uno mezzo di comunicazione più validi di cui disponiamo nei confronti di questa e di altre specie animali.

0

A cura di: Prof.ssa Giorgia Meineri

cibo
Annuncio

Il cibo, o meglio la sua somministrazione, può esser fonte di dialogo e comunicazione tra l’animale e il proprietario, andando a creare o migliorare il rapporto che tra loro stessi intercorre.

Le motivazioni che hanno spinto da sempre l’uomo ad allevare cani e gatti sono sicuramente, oltre alle finalità utilitaristiche, la compagnia e la dedizione disinteressata che questi animali sono in grado di offrire.

Una serena convivenza con un cane o con un gatto non è frutto d’improvvisazione, ma va gestita con coscienza e conoscenze specifiche.

Le maggiori difficoltà sono rappresentate dal saper comunicare con l’animale, intendendo con questo sia il comprendere i suoi atteggiamenti, sia fargli capire i nostri intendimenti.

La somministrazione del cibo può essere una buona occasione per iniziare o continuare il dialogo con il proprio animale, non risultando azzardato definirla uno dei mezzi di comunicazione più validi di cui disponiamo, oltre chiaramente alla finalità principale di mantenere in buone condizioni di salute e il più a lungo possibile l’animale.

Non è azzardato quindi definirla uno dei mezzi di comunicazione più validi di cui disponiamo nei confronti di questa e di altre specie animali.

Non vanno infine dimenticate le possibili ripercussioni positive per l’uomo stesso: la somministrazione del cibo può rappresentare un utile strumento di responsabilizzazione per i bambini e un’occupazione gratificante per gli anziani; per tutti può essere un importante momento di educazione alimentare, in quanto le regole di base sono valide sia in campo umano che animale.

Annuncio