
La piccola Liù ha un’abilità del tutto eccezionale, è un cane fiuta tumore, infatti è capace di riconoscere le tracce del tumore grazie al suo olfatto molto sviluppato, anche nelle primissime fasi dello sviluppo della malattia.
Nell’ospedale Humanitas di Castellanza (Varese) da 5 anni lavora una dottoressa un po’ speciale.
È il giovane pastore tedesco dell’Esercito Liù.
I medici del reparto di urologia riferiscono: «Liù ci ha dimostrato che il tumore ha una molecola caratteristica, anzi caratterizzante, che il cane riesce a riconoscere subito grazie al suo olfatto».
La diagnosi è corretta nel 98% dei casi
Liù è specializzata nel riconoscere il cancro alla prostata, fiutando i campioni di urine dei pazienti.
Il margine di errore è estremamente basso: il 98% delle diagnosi effettuate da Liù si sono rivelate poi corrette.
«Tuttavia il Ministero della Salute per ora non consente che la diagnosi sia eseguita col solo fiuto del cane – hanno aggiunto i medici – e per questo tutti i pazienti sono stati precedentemente sottoposti ai normali protocolli medici».
Un caso interessante è quello di un paziente a cui è stato diagnosticato il tumore alla vescica.
Liù aveva fiutato qualcosa, nonostante fosse stata addestrata per riconoscere solo le neoplasie della prostata.
«Credevamo si fosse sbagliata, ma invece dalle analisi seguenti è emerso che quel paziente aveva sviluppato un tumore anche alla prostata».
Era stata addestrata per trovare gli esplosivi
Liù entrò in servizio nell’Esercito nel 2010, ricercando esplosivi.
Successivamente è stata scelta per partecipare a questa sperimentazione particolare e innovativa.
La prima fase di addestramento è servita per farle riconoscere gli odori caratteristici, proprio come si fa per gli esplosivi.
Ogni volta che riconosce quell’odore caratteristico, ma solo in quel caso, Liù si siede e i suoi addestratori possono capire il messaggio che vuole fargli arrivare.
Il suo stipendio? Una crocchetta in più e il suo giocattolo preferito!