I nostri animali sviluppano tumori con un comportamento biologico e patologico simile a quello dell’uomo. I tumori nel cane e nel gatto non fanno eccezione.
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Cos’è un tumore
Il tumore, anche denominato neoplasia, è una proliferazione incontrollata di cellule che hanno subito un danno genetico.
La neoplasia comincia a svilupparsi quando la cellula, mutata geneticamente e quindi diventata “maligna”, inizia a replicarsi autonomamente e non è più sottoposta al controllo dei geni che regolano la proliferazione cellulare.
Nei tessuti normali esiste un equilibrio tra proliferazione e morte cellulare di modo tale che il numero delle cellule prodotte deve essere uguale a quello delle cellule morte.
L’origine dei tumori nel cane e nel gatto
All’origine di numerosi tumori c’è una proliferazione cellulare incontrollata derivante appunto dal malfunzionamento dei geni deputati al controllo della replicazione cellulare.
Lo sviluppo neoplastico è un processo multifattoriale, riconducibile cioè a tutta una serie di fattori, alcuni noti, come quelli ambientali e genetici, mentre altri ancora da indagare.
Peraltro, occorre sottolineare che i nostri cani e gatti condividono il nostro ambiente e sono pertanto sottoposti allo stesso tipo di rischio.
Tra i fattori ambientali carcinogenetici, in grado cioè di causare un tumore, possiamo trovare tutta una serie di sostanze chimiche in grado di concorrere all’inquinamento ambientale, come il fumo di tabacco, i pesticidi, gli erbicidi, gli insetticidi, lo smog etc..
È stata ampiamente studiata, per esempio, la relazione tra l’esposizione ad erbicidi o all’inquinamento ambientale ed il linfoma canino.
Tra i fattori fisici che hanno un determinismo nello sviluppo dei tumori troviamo l’esposizione alla luce solare diretta (come nel caso del carcinoma nel gatto a mantello bianco), i campi magnetici, le radiazioni e i processi infiammatori cronici anche conseguenti a traumi.
Anche gli ormoni (per es. estrogeni e progesterone) possono essere considerati fattori carcinogenetici, come dimostra la correlazione con il carcinoma mammario nella femmina e il cancro alla prostata nel maschio.
I tumori possono essere anche causati da virus, quali il papillomavirus nel cane e nel gatto e i retrovirus nel gatto.
È uso comune dividere le neoplasie in benigne e maligne in relazione al comportamento biologico.
Le neoplasie benigne hanno, in genere, una crescita più lenta, sono ben confinate e non danno luogo a metastasi.
Le neoplasie maligne sono caratterizzate da una crescita rapida, da un elevato indice mitotico (elevato indice di divisione cellulare), da una vascolarizzazione significativa e dalla capacità di produrre metastasi.
A cura della Dott.ssa Alessandra Gavazza