Gli animali giovani risultano particolarmente sensibili a un elevato numero di parassiti. Ma quali sono gli antiparassitari per cuccioli e gattini giusti da somministrare? Diamo qui delle indicazioni per fare la giusta scelta.
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Antiparassitari per cuccioli e gattini: acquistare sempre su consiglio del veterinario
Sempre più spesso gli antiparassitari contro parassiti interni ed esterni vengono acquistati in autonomia dai proprietari di animali nei pet corner o negli shop online.
Questo perché molte volte si basa la propria scelta su campagne pubblicitarie, passa parola e consigli da parte di allevatori.
Questo tipo di acquisto, seppur consentito per alcune molecole senza obbligo di prescrizione (SOP), dovrebbe comunque essere sempre supervisionato dal Medico veterinario.
Soprattutto quando si tratta di cuccioli o gattini nei primi 3 mesi di vita, perché in questa fase gli animali:
- mostrano una massima suscettibilità verso le parassitosi e verso gli effetti tossici degli antiparassitari;
- rappresentano un maggior rischio, nel caso della presenza di bambini, per il frequente maneggiamento legato alla tenerezza che suscitano, non avendo peraltro ancora acquisito precise regole igieniche.
Cuccioli e gattini spesso vivono a stretto contatto con bambini e anziani e la loro frequente defecazione ancora inappropriata espone queste categorie di persone sensibili a possibili problemi di salute.
Ricordiamo infatti che parassitosi a ciclo oro-fecale (cioè infestazioni che avvengono tramite ingestione orale delle feci), quali ascaridiosi o giardiasi, rappresentano importanti zoonosi (cioè malattie che si trasmettono dagli animali all’uomo).
I parassiti dei cuccioli e dei gattini
Gli animali giovani risultano particolarmente suscettibili a un numero elevato di parassiti, come ad esempio vermi tondi (ascaridi e ancylostomi), protozoi (Giardia e coccidi) o ectoparassiti (pulci o agenti di rogna).
Cuccioli e gattini risultano più sensibili a infestarsi perché hanno uno sviluppo incompleto del sistema immunitario e del microbiota intestinale.
Inoltre, sono spesso sottoposti a diverse condizioni di stress (ad esempio sovraffollamento, viaggi e stazionamento presso pet corner, accasamento, cambi repentini della dieta nel post-svezzamento).
Porre in atto adeguate misure di controllo nei confronti di tali parassitosi risulta pertanto di primaria importanza sia per la salute animale, che per quella umana.
Quali sono gli antiparassitari per i cuccioli e i gattini e l’età giusta per somministrarli
Ci sono però oggettive limitazioni nell’utilizzo di alcune molecole farmacologiche o formulati in questa particolare categoria dei cuccioli e dei gattini.
Antiparassitari per i cuccioli e i gattini contro i vermi tondi
Le infestazioni da vermi tondi (ascaridi e ancylostomi) sono quasi sempre presenti nei nostri cuccioli e gattini, in quanto trasmessi dalle madri per via verticale (con le feci) e/o galattogena (con il latte materno).
In questo caso sono necessarie molecole che possano essere somministrate già dalle prime settimane di vita e in formulazioni adeguate (ad esempio sciroppo o pasta, spot on), per permettere un più facile dosaggio e somministrazione rispetto alle compresse (solitamente frazionabili al massimo in quarti).
Antiparassitari per ectoparassiti: attenzione alla molecola utilizzata
Per quanto riguarda gli ectoparassiti, i piretroidi sintetici (ad esempio permetrina, deltametrina), utilizzati in vari formulati per il controllo di pulci, zecche, zanzare e flebotomi, NON possono essere somministrati in cuccioli al di sotto delle 8 settimane d’età e ai gattini, che subiscono ancor più degli adulti gli effetti tossici di queste molecole.
Il fipronil, altra molecola comunemente utilizzata per il trattamento di pulci e zecche, NON può essere applicato in cuccioli e gattini con età inferiore alle 8 settimane e/o con un peso inferiore ad 1 kg in formulati spot on.
La commercializzazione di prodotti che riportano il preciso riferimento ai cuccioli non deve infatti confondere il proprietario relativamente alla possibilità di utilizzo del prodotto con maggiori indici di sicurezza.
Fate sempre attenzione alle indicazioni riportate. La definizione di un prodotto per cuccioli si riferisce infatti quasi esclusivamente al packaging del prodotto, che si presenta in monodose piuttosto che in blister da 3 o 6 pipette.
Questo packaging risulta pertanto più conveniente nei cuccioli a rapido accrescimento che necessitano di dosaggi maggiori di antiparassitario nell’arco di breve tempo.
Molecole attive contro i parassiti esterni, interni e gli stadi larvali
I lattoni macrociclici (ivermectina, selamectina, moxidectina, eprinomectina) sono spesso utilizzati poiché in grado di distribuirsi per via sistemica e pertanto attivi sia contro i parassiti esterni che interni e contro gli stadi larvali in migrazione.
Queste molecole prevedono che l’animale abbia almeno 6-8 settimane di vita o comunque un peso superiore ad 1 kg.
Nuovi antiparassitari
Infine, anche molecole di nuova introduzione, come le isozaxoline (attive per parassiti esterni) non sono utilizzabili prima delle 8 settimane d’età.
Come proteggere al meglio dai parassiti i nostri cuccioli e gattini? Sette cose da ricordare
Rivolgersi sempre al proprio Medico veterinario
È importante rivolgersi sempre al proprio Medico veterinario di fiducia per discutere insieme un piano di controllo dei parassiti interni ed esterni che risulti adeguato.
Eseguire esami coprologici frequenti durante il primo anno di vita
Nel primo anno di vita esistono diverse possibili vie di trasmissione delle parassitosi nei cuccioli e nei gattini. Bisogna quindi individuare con esattezza il target parassitario da eliminare.
Ricordiamo, infatti, che per trattare infezioni molto frequenti, come ad esempio quelle sostenute da coccidi o Giardia, sono necessari farmaci diversi da quelli previsti per la classica “sverminazione”.
Attenzione ai cuccioli e gattini di età inferiore ai 2 mesi
Nel caso di cuccioli e gattini di età inferiore ai 2 mesi con infestazioni da pulci o zecche, è preferibile utilizzare formulati a base di fipronil in spray in quanto la concentrazione del farmaco risulta inferiore e meglio tollerata.
Inoltre, è preferibile NON utilizzare collari antiparassitari nei cuccioli per la loro naturale tendenza a mordicchiare/ingerire gli oggetti.
Non usare per cuccioli e gattini antiparassitari per cani o gatti adulti
Si sconsiglia assolutamente di frazionare spot-on a base di antiparassitari per adulti per trattare soggetti al di sotto delle 8 settimane d’età.
Sotto i 2 mesi di vita contro i flebotomi usare prodotti naturali
Nel caso di cuccioli nati in stagioni di trasmissione (maggio-ottobre) e in aree endemiche per leishmaniosi, è fondamentale mantenerli al chiuso, con zanzariere a trama fine alle finestre, per impedire l’accesso ai flebotomi.
Si può anche ricorrere all’utilizzo di prodotti naturali repellenti (ad esempio olio di neem o citronella, geranio, menta, ecc.) in formulati spray, spot-on, lozioni o salviette.
Nella categoria di animali al di sotto dei 2 mesi di vita il prodotto naturale rappresenta, infatti, l’unico presidio ad azione repellente a disposizione.
Attenzione al peso delle razze toy: chiedere sempre al proprio veterinario
Quando a necessitare di trattamenti antiparassitari sono razze toy (ad esempio chihuahua, barboncini nani, maltesi toy) è fondamentale rivolgersi al proprio Medico Veterinario.
In queste razze infatti, oltre all’età, anche il peso esiguo rappresenta un ostacolo al trattamento.
Per tali razze, che difficilmente superano il kg di peso nei primi mesi di vita, sono necessarie adeguate preparazioni galeniche, bilanciate dal Medico veterinario e preparate appositamente dal Farmacista.
Evitare il contatto tra bambini e animali trattati con prodotti spot on o con collari antiparassitari
È importante evitare il contatto diretto tra cani o gatti trattati con prodotti spot on o collari ad azione insetticida e/o acaricida e bambini.
Tali molecole, seppur in misura limitata, possono essere infatti altrettanto assorbite per via percutanea dall’uomo ed è sempre bene quindi evitare (almeno nelle prime 48 h di applicazione) di avere contatto diretto con l’animale.
Fare particolare attenzione ai soggetti giovani e più sensibili
Concludendo, è importante non banalizzare le pratiche di profilassi e controllo delle parassitosi nei nostri animali, in particolare se si tratta di soggetti giovani, particolarmente sensibili alle varie molecole, soprattutto quando entrano in contatto con bambini o persone anziane.