Ansia e paura dei botti: come prevenirle in cane e gatto

Come gestire in cane e gatto la paura dei botti e dei rumori forti? Ecco qualche suggerimento per affrontare con maggior serenità le feste dell’ultimo mese dell’anno con i nostri animali domestici.

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paura botti cane
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Quando iniziano le feste dell’ultimo mese dell’anno, ogni anno si ripropone per cane, gatto e altri animali un’altra tradizione, molto meno piacevole, non richiesta e soprattutto estremamente deleteria per la paura che provoca: quella dei botti.

Secondo un’indagine del WWF, circa 5.000 animali all’anno muoiono a causa dei fuochi d’artificio e di questi 1.500 sono cani o gatti.

Non riuscendo a eliminare la causa scatenante, si deve quantomeno sapere come affrontare i suoi effetti e per farlo è opportuno conoscere quali siano le emozioni alla base del comportamento animale e come esse possano manifestarsi.

Solo così si può creare una corretta interazione che permetta di capire prontamente quali siano le loro esigenze e quindi di agire nel modo più opportuno.

Un problema da affrontare per tempo

Per eliminare o ridurre lo stress negli animali legato al rumore provocato da botti e petardi non bisogna agire solo all’ultimo, ma occorre abituarli per tempo, anche perché, tra feste patronali, sagre e altri festeggiamenti, in realtà i fuochi d’artificio sono presenti durante tutto l’anno.

Inoltre la fobia dei botti è spesso legata a quella dei temporali o rumori forti o ad altre problematiche.

In generale, quando un animale viene sottoposto, con un contatto irregolare, a uno stimolo molto forte a cui non può sottrarsi facilmente, ciò ha delle ripercussioni sul suo comportamento.

Inizialmente si può manifestare fastidio o paura (risposta emotiva di tipo adattativo che permette di sopravvivere e di evitare successivi incontri spiacevoli), ma se gli stimoli sono eccessivi e non consentono la fuga, si manifesta un’altra risposta molto intensa, la fobia.

Questa, a differenza della paura, può permanere anche dopo la scomparsa dello stimolo e persino manifestarsi in sua assenza.

paura botti gatto

Segni di paura e ansia in cane e gatto

La postura e i comportamenti di cane e gatto possono indicare i primi segni e l’intensità della paura ai botti e rumori forti e ad altri stimoli:

  • abbassamento di tutte le parti del corpo (orecchie, testa, coda, arti posteriori);
  • tremori diffusi;
  • aumento della frequenza respiratoria;
  • salivazione eccessiva;
  • minzioni e defecazioni emozionali;
  • vocalizzazioni;
  • premitura dei sacchi anali;
  • tentativi di fuga;
  • reazioni aggressive.

Oltre ai rumori forti altre cause scatenanti di paura e fobia negli animali domestici possono essere:

  • fattori genetici (ad esempio specie preda come i conigli o i gatti – questi ultimi sono sia prede che predatori);
  • fattori ambientali e gestionali (gestione inadeguata dei primi mesi di vita; in questo periodo l’organismo è già strutturato per affrontare gli stimoli, ma se non sono presentati in modo adeguato oppure l’esperienza avviene in modo estremo, questo può generare fobia e ansia negli animali adulti; è dunque molto importante un adattamento del cucciolo a vari rumori, ma in modo intelligente);
  • allontanamento precoce dalla madre;
  • esperienze negative legate a certe situazioni e ricordate poi per tutta la vita;
  • componente fisiologica (maggiore sensibilità uditiva di cani e gatti rispetto all’uomo con amplificazione notevole dei rumori; in caso di fuochi d’artificio quando si è all’esterno, l’associazione rumore, odore di fumo e forti luci intermittenti peggiora la reazione di paura).

Che fare? Suggerimenti per cane e gatto con paura per botti o rumori forti

Innanzitutto, bisogna verificare che cani e gatti abbiano il microchip, in modo tale che in caso di fuga a causa della paura si abbia una possibilità di ritrovarli.

In ogni caso la soluzione migliore, almeno per la notte di Capodanno, sarebbe che tutti gli animali venissero tenuti dentro casa (anche quelli abituati a stare fuori).

Il gatto va lasciato libero di decidere, non va forzato perché potrebbe avere, se spaventato, una reazione spiacevole.

È un animale molto territoriale, olfattivo ed evitante, quindi di fronte a un evento ritenuto pericoloso o incomprensibile, per prima cosa tende a fuggire e nascondersi.

Creare luogo dove possano sentirsi al sicuro

In casa ogni gatto deve avere il suo spazio provvisto di arricchimento ambientale adeguato (molto utili scatole o cestini dove possa nascondersi).

paura botti cane gatto

Per quanto riguarda i gatti abituati ad uscire, bisognerebbe organizzare al meglio la casa offrendo più punti di comfort e zone lettiera che gli permettano di distrarlo e stare adeguatamente anche dentro casa senza stressarsi.

Per quanto riguarda i cani, il proprietario dovrebbe osservare il proprio animale nella quotidianità al fine di individuare il posto in casa dove tende a rimanere più di frequente, cioè il luogo in cui si trova più a suo agio: è lì che va fatto l’arricchimento ambientale con giochi, cibo, tappetino preferito, ecc.

Attutire i rumori esterni

Per insonorizzare il più possibile, si possono chiudere porte e finestre (ma non chiudere il cane da solo dentro una stanza) e tenere accese tv, radio o riproduttori musicali.

L’animale deve essere abituato gradualmente alla musica (preferibilmente classica) nei momenti di calma (ad esempio per una settimana mezz’ora al giorno), in modo tale da poter usare questo espediente per rilassarlo nei momenti di stress.

Non però direttamente in situazioni critiche, altrimenti il cane assocerà la musica a un’esperienza negativa e non si calmerà.

Eliminare tutti i possibili pericoli

Eliminare ciò che nell’ambiente potrebbe essere pericoloso o stretto, non legarlo a catena o al guinzaglio.

Se il cane è abituato a vivere fuori, accertarsi che non ci siano vie di fuga od oggetti pericolosi, che non possa rifugiarsi in posti troppo stretti e che il recinto sia coperto con dei teli.

Lavorare sulla calma, nostra e loro

Quello che andrebbe fatto per tempo (utile non solo per le fobie, ma per la relazione con il pet in generale) è lavorare sulla calma.

Quando l’animale è tranquillo, infatti, apprende meglio ciò che gli viene detto e nel momento dell’imprevisto avrà il proprietario come punto di riferimento e sarà più facile che si affidi a lui e si rilassi.

Nel caso di eliminazioni inappropriate non bisogna arrabbiarsi, ma capire il perché del comportamento e reagire con calma.

Modificare gli orari delle passeggiate

La passeggiata non va fatta la sera/notte, perché l’animale potrebbe spaventarsi per il rumore dei fuochi d’artificio e tentare la fuga.

Meglio spostarla in momenti più “tranquilli”.

Se possibile, non lasciarli soli

La sera di Capodanno l’ideale sarebbe rimanere in casa con l’animale, non lasciarlo solo.

Nel caso in cui ciò sia impossibile, l’ambiente dovrà essere il più confortevole possibile (come descritto in precedenza).

Nel caso in cui ci siano ospiti in casa, i proprietari devono chiedere loro di non sovreccitare l’animale.

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Ci sono cani che sono più a rischio in queste situazioni?

In cani di taglia piccola forti attacchi di panico possono causare sincope ed essere mortali.

Le razze brachicefale hanno già di per sé difficoltà respiratorie o possibili problemi cardiaci che in caso di forte stress potrebbero esacerbarsi.

Questo vale anche per razze canine predisposte a patologie cardiologiche (ad esempio, Cavalier King Charles).

Le possibili soluzioni

Solo su consiglio del Medico veterinario di fiducia i farmaci devono essere utilizzati solo se necessario e in modo corretto, senza pretendere che abbiano effetto immediato (potrebbero anche non averne affatto o comunque non avere quello sperato).

Nelle situazioni di ansia non estrema possono essere usati integratori naturali.

I principi attivi alla base sono vari: ad esempio l’idrolisato triptico di alfa 1 caseina (derivato del latte) con effetti ansiolitici simili alle benzodiazepine, ma senza effetti collaterali (può essere somministrato per lunghi periodi); tè verde e triptofano; L-teanina (derivato tè verde) con effetto rilassante senza causare sonnolenza; melissa, valeriana e zenzero.

Possono essere inoltre usati anche collari che liberano feromoni tranquillizzanti.

Questi integratori hanno sono di libera vendita e si può iniziare a somministrarli alcuni giorni (anche 2 settimane) prima dell’evento, prestando comunque attenzione al dosaggio.

Infine, ci sono i fitoterapici, ma bisogna fare molta attenzione perché devono essere dosati perfettamente dato che possono avere molti effetti collaterali.

Questi prodotti devono essere somministrati non solo dietro consiglio di un Medico veterinario comportamentalista, ma lo stesso dovrebbe anche essere esperto in fitoterapici.

Tra i più usati ci sono piante con effetto di regolazione dell’umore, piante regolatrici del sistema vegetativo e piante con effetto benzodiazepino-simile.

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