Molti associano la parola “anfibi”, riferita ad animale, principalmente a rane e rospi.
In realtà questa classe (Amphibia) di vertebrati conta quasi 8.000 specie suddivise in tre ordini: Anura (rane, raganelle, rospi, ecc.), Caudata (salamandre, tritoni, sirene, ecc.) e Gymnophiona (anfibi senza zampe, dall’aspetto simile a quello dei vermi).
Di questi tre gruppi di anfibi, solo 2 sono allevati in modo frequente Anura e Caudata, principalmente rane, rospi, salamandre e tritoni.
Tra gli animali da terrario sono probabilmente tra i più complessi da riprodurre.
Alcune specie sono infatti legate a fasi climatiche particolari (come ad esempio la stagione delle piogge) e la manutenzione di larve e girini potrebbe risultare difficoltosa, in quanto spesso differente da quella degli adulti.
Ciò nonostante tante persone scelgono di tenere queste simpatiche creature come normali animali da compagnia.
Indice dei contenuti
Quali sono le specie più adatte per avvicinarsi al mondo degli anfibi?
Vediamo quali sono le specie di anfibi più adatte per iniziare un allevamento domestico e quali sono le loro caratteristiche.
Anuri
Rana cornuta o rana Pacman
Ceratophrys cranwelli, anche nota come rana cornuta o rana Pacman, è una rana relativamente grossa proveniente dal Sud America.
Caldamente consigliata ai neofiti, in quanto molto semplice da stabulare, questa rana è estremamente vorace e robusta, nonché facile da reperire.
Mantenimento
Essendo infatti un animale molto statico, che si muove poco, e dalle abitudini prettamente fossorie, non richiede molto spazio (solitamente un 40 x 45 x 40 cm è sufficiente per un singolo esemplare), né un allestimento particolarmente complesso.
È fondamentale fornire semplicemente un substrato profondo, da mantenere sempre umido, in associazione a una vaschetta d’acqua, foglie secche, muschio o sfagno, rami e altri ripari.
Anche i parametri ambientali non sono particolarmente stringenti o difficili da mantenere, trattandosi infatti di una specie che ben tollera le alte temperature.
Le rane cornute possono essere mantenute a temperature tra i 24-30 °C di giorno, con una lieve diminuzione di notte, risultato facilmente ottenibile mediante un tappetino termico o un cavetto riscaldante per i mesi più freddi.
Alimentazione
Come già anticipato si tratta di una rana molto famelica e vorace, pertanto è opportuno non sovralimentarla, per evitare il rischio di obesità, che può comportare gravi problemi al fegato e ad altri organi.
Per l’alimentazione possono essere utilizzati insetti da pasto, come grilli, blatte e camole della farina per giovani e subadulti.
La dieta degli individui adulti può essere integrata con piccoli vertebrati.
Riproduzione
A differenza della stabulazione, la riproduzione di questa specie si presenta piuttosto complessa e non adatta ai neofiti.
Ululone dal ventre di fuoco
La Bombina orientalis o ululone dal ventre di fuoco è una rana originaria della Corea, della Cina nordorientale e della Russia e zone limitrofe.
Si tratta di animali dalla gestione relativamente semplice, piuttosto robusti e famelici.
Mantenimento
Queste rane necessitano di un terracquario con più o meno 2/3 dello spazio di zona terrestre o emersa e un terzo di zona acquatica, entrambe arricchite con piante vere, rocce, muschi, foglie secche e tronchi.
Le misure minime del terrario sono 60 x 30 x 30 o 70 x 30 x 30 cm.
Si tratta di animali che vanno stabulati in gruppo e che necessitano di potersi muovere con regolarità.
Pertanto è imperativo non scendere al di sotto di queste misure ed è consigliato anche eccedere circa lo spazio.
È, inoltre, importante che il terrario sia a prova di fuga.
Si tratta di animali di clima temperato, per i quali le temperature ideali di attività si aggirano attorno ai 22-26 °C, sebbene sopportino periodi più caldi molto meglio di altri congeneri e di altri anfibi provenienti dalle stesse zone.
È, tuttavia, consigliato non mantenerle mai al di sopra dei 27-28 °C per periodi prolungati.
Al contrario per le temperature basse non vi saranno problemi, in quanto animali capaci di tollerare temperature anche inferiori ai 10 °C (meglio da adulti e ovviamente se ben nutrite).
Intorno a queste temperature gli animali entreranno in un naturale stato di torpore.
Alimentazione
L’alimentazione è a base di lombrichi e insetti (grilli, blatte, camole della farina, senza esagerare con queste ultime).
Riproduzione
Un tempo molto semplici da reperire per via delle massicce esportazioni dall’Asia, sono ora reperibili nate da allevatori privati.
Urodeli
Pleurodele di Waltl
Il Pleurodeles waltl o pleurodele di Waltl è un tritone di grosse dimensioni originario della Penisola Iberica.
Colonizza zone calde ed aride ed è pertanto tra le poche specie di tritoni presenti in commercio a ben sopportare le alte temperature.
Mantenimento
Si tratta di animali dalle abitudini prettamente acquatiche.
Pertanto, per la stabulazione dei Pleurodeles si parlerà di un acquario munito di apposite zone emerse, piuttosto che di un terrario.
La dimensione massima che raggiungono è di circa 30 cm e le dimensioni minime di una vasca per una coppia sono di 100 litri.
Questa dovrà essere arredata con sabbia fine o grossi ciottoli (assolutamente da evitare il ghiaino), piante vive, tronchi affioranti e rocce.
Sebbene siano completamente acquatici, ribadiamo la necessità di inserire un coperchio a prova di fuga.
Consigliata la presenza di un filtro per agevolare le operazioni di pulizia, ma che non generi una corrente troppo forte.
Temperature medie ideali sono comprese tra i 20 e i 25 °C, ma come già detto, ben tollerano temperature fino ai 30 °C.
Alimentazione
La sua alimentazione è a base di lombrichi, chyronomus surgelato, larve di zanzara, Daphnia, Artemia salina e tubifex.
Riproduzione
La riproduzione è semplice e facile da ottenere, se gli animali sono sottoposti a un corretto ciclo stagionale.
Cynops ensicauda popei
Il Cynops ensicauda popei è un tritone di medio/grandi dimensioni e dalla corporatura affusolata.
La sua lunghezza varia dai 12,7 cm per i maschi ai 18 cm per le femmine negli esemplari più anziani.
È la specie più grande del genere Cynops e ha un areale di distribuzione limitato alle sole isole dell’arcipelago Ryukyu in Giappone.
Mantenimento
Un acquario con una base di 40 × 60 cm può essere ottimo per un trio o una coppia.
La vasca deve essere allestita con una fitta vegetazione e con molti nascondigli creati con rocce, piante e tronchi.
Il fondo può essere nudo o composto da sabbia molto fine.
Per evitare occlusioni intestinali è caldamente sconsigliato il ghiaino.
È obbligatoria una zona emersa anche di piccole dimensioni.
Questi sono infatti tritoni prettamente acquatici, ma alcuni esemplari possono avere necessità di uscire occasionalmente, in particolare nelle ore notturne.
Osservarli per tempi molto prolungati fuori dall’acqua può essere un chiaro segnale di una sistemazione inadatta a loro o di una qualche patologia.
L’illuminazione della vasca non è necessaria, ma consigliata per il corretto sviluppo delle piante.
Le temperature consigliate sono comprese fra i 20-26 °C.
Questo tritone tollera tranquillamente anche temperature più basse nel periodo invernale e temperature fino a 30 °C in estate, senza mostrare segni di malessere, ma si sconsigliano comunque temperature oltre i 26 °C.
L’utilizzo di un filtro in acquario è a discrezione dell’allevatore; tuttavia, nel caso lo si metta è consigliabile impostarlo al minimo per evitare correnti in acquario.
Nel caso non lo si utilizzi le piante avranno un ruolo cruciale e parziali cambi dell’acqua sono consigliati, oltre ai normali rabbocchi.
Alimentazione
Sono una specie poco schizzinosa, che caccia attivamente qualsiasi cosa si muova e non.
L’alimentazione è la classica per le varie specie di urodeli: lombrichi, artemia, chironomus decongelati, ecc.
Arricchire la dieta con altri artropodi è sempre consigliato.
Il cibo deve essere somministrato dalle 3 alle 2 volte a settimana (suggeriamo anche una volta nel periodo invernale e due in quello estivo).
Riproduzione
È una specie che se viene alloggiata in una vasca idonea si riproduce con relativa facilità.
Il corteggiamento avviene a opera del maschio tramite inseguimenti, tail fanning (oscillamento ritmico della coda davanti alla femmina) e occasionalmente mordendo la compagna.
Testo e foto di Jacopo Martino & Giuseppe Molinari
(Divisione Anfibi – Italian Gekko Association)Per consigli e informazioni potete visitare il gruppo Facebook: Italian Amphibia – IGA