I gatti, meravigliosi felini, ma animali anaffettivi, antisociali, che mostrano un po’ di affetto solo quando vogliono da mangiare?
Ebbene, non è così e con questo articolo andiamo a sfatare questa convinzione e a scoprire che anche tra le razze di gatti esistono mici particolarmente propensi al contatto umano e a dimostrare affetto e amore.
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Lo dice la scienza: alcune razze di gatti sono particolarmente affettuose
Una ricerca svolta nel 2019, intitolata “Breed differences of heritable behaviour traits in cats”, condotta dal dipartimento di Bioscienze veterinarie e dal Dipartimento di genetica medica dell’Università di Helsinki, ha fatto delle domande a veterinari e proprietari di gatti per analizzare salute e comportamento dei felini.
Lo studio ha coinvolto un totale di 5.726 soggetti e più di 40 razze.
Nell’indagine sono stati considerati anche fattori ambientali diversi, in quanto le condizioni in cui vive un gatto possono variare a seconda della razza e influire sul comportamento.
L’analisi dei questionari ha mostrato che:
sono le razze di gatti meno aggressive e meno timorose nei confronti dei membri della famiglia, quindi più propense al contatto umano e farsi fare le coccole.
Grafico che indica la probabilità di aggressività di un gatto appartenente a una determinata razza (fonte: Salonen M. et al. Breed differences of heritable behaviour traits in cats. Sci Rep.2019). Legenda grafico: BEN = Bengala, BRI = British Shorthair, BUR = Burmese and Burmilla, CRX = Cornish Rex, DRX = Devon Rex, EUR = European Shorthair, HCS = house cat, KOR = Korat, MCO = Maine Coon, NFO = Norvegese delle Foreste, ORI = Balinese, Oriental Longhair, Oriental Shorthair, Seychellois Longhair, Seychellois Shorthair, and Siamese, PER = Persian and Exotic, RAG = Ragdoll, RUS = Blu di Russia, SBI = Sacro di Birmania, SIB = Siberian and Neva Masquerade, TUV = Turco Van and Angora.
Il Turco Van risulta essere la razza più aggressiva. Questo felino potrebbe mostrare aggressività sia verso i membri della sua famiglia, verso estranei e verso altri gatti.
Vediamo quindi insieme queste cinque razze di gatti più socievoli e affettuose.
British Shorthair
Questo gatto dalla testa tonda è il perfetto gatto da compagnia.
Dì addio alla tua privacy, il British Shorthair ama condividere gli spazi di casa con il suo proprietario e con gli altri membri della famiglia, tenderà infatti a seguirti ovunque tu vada.
Non è un gatto molto attivo e preferisce starsene tranquillo sul divano a farsi coccolare.
Amichevole e paziente, questo gatto è particolarmente indicato alla vita con altri animali e con i bambini.
Per una perfetta convivenza, al momento della sua adozione è sempre consigliabile però seguire le regole base per la socializzazione e integrazione se è già presente un cane in famiglia.
È un gatto che gode generalmente di ottima salute e non presenta particolari patologie genetiche.
Data la sua particolare sedentarietà per questa razza è fondamentale seguire un’alimentazione controllata per il mantenimento del peso ottimale.
Questa unita a visite periodiche dal veterinario e a un’attenta cura della sua igiene, rendono il British Shorthair una delle razze più facili da gestire e da avere in giro per casa.
Abissino
Al contrario del British, l’Abissino è decisamente attivo come gatto.
È dotato di una curiosità spropositata. Ama divertirsi e giocare e potrete cimentarvi insieme in diverse attività come il riporto.
Si adatta facilmente alla vita in famiglia e in appartamento, affezionandosi a tutti i membri della famiglia, prediligendone però sempre uno solo.
Nonostante la grande dinamicità, l’Abissino è un gatto perfetto anche con i bambini.
Nei momenti di gioco con loro farà prevalere il lato curioso su quello attivo, andando a creare situazioni ottimali di divertimento.
Il meraviglioso pelo corto, caratterizzato dal ticking, ossia l’alternanza di bande chiare e scure sul singolo pelo, richiede poche cure che verranno ricompensate da grandi fusa.
La salute è ottima. Si tratta di un gatto forte e resistente, unico tasto dolente è l’enorme voracità.
Questa razza, già dai primi mesi, ha la tendenza a divorare molto velocemente i suoi pasti, andando incontro a possibili problemi digestivi.
Inoltre, guidato da una fame insaziabile, potrebbe rubare cibo lasciato incustodito, per umani e non.
Bisogna avere quindi un occhio di riguardo su questo aspetto e non lasciare nulla in giro, per evitare così che aumenti anche di peso.
Orientale
Parola chiave: coccole, coccole, coccole (sì, una non è sufficiente).
L’Orientale è una delle razze più affettuose che esistano.
Coccolone e socievole, questo gatto cerca spesso la compagnia e il contatto del suo proprietario.
Inoltre, è sempre pronto ad avere una vera e propria conversazione con il suo umano con vocalizzi e miagolii vari.
Non ama affatto essere lasciato da solo.
Potrebbe infatti ricorrere a diversi “dispetti” assolutamente non graditi se ciò dovesse accadere.
L’arricchimento ambientale per questo gatto è fondamentale; infatti, ha bisogno di diversi stimoli per dare sfogo a tutta la sua vivacità.
Data la sua grande attività, è consigliato alle famiglie anche con bambini ,dove però l’interazione deve essere monitorata, e alla convivenza con altri animali.
È abbastanza facile da gestire per quanto riguarda cura e igiene.
Il pelo corto è facile da spazzolare; invece, la mancanza di sotto pelo lo rende sensibile alle basse temperature.
L’Orientale è un gatto forte e robusto che vive in media tra i 10 e i 20 anni.
Potrebbe soffrire però di patologie genetiche come:
- l’atrofia progressiva della retina;
- amiloidosi renale.
Persiano
Eccoci a una delle razze feline più antiche ad esser stata selezionata.
Nata con il muso lungo, nel tempo gli è stata data la principale caratteristica che la rende oggi riconoscibile in tutto il mondo: il muso schiacciato.
Tutte le passate selezioni estetiche sono però andate a scapito della salute del gatto Persiano.
Questo gatto infatti necessita di parecchie cure e dedizione da parte del suo proprietario.
Cure da dedicare soprattutto al lungo e folto pelo.
Fortunatamente però, la razza è ben predisposta al contatto con l’uomo, quindi non sarà una battaglia prendersi cura di questo bel micio.
Dimostra un grande affetto verso tutti i componenti della famiglia, anche se tende a scegliere un prediletto.
È sempre bisognoso di coccole e attenzioni. Buono e pacato, se però viene stimolato al gioco non si tira certo indietro.
Tra le patologie ereditarie c’è il rene policistico, malattia al giorno d’oggi rara perché le associazioni feline obbligano gli allevatori a testare i riproduttori e a proseguire solo con i soggetti negativi al test.
Motivo per cui è sempre bene rivolgersi solo ad allevatori seri e certificati.
Europeo
Il gatto più diffuso in tutto il mondo Occidentale viene riconosciuto ufficialmente come razza dalla Federazione Internazionale Felina nel 1982.
Caratterizzato dal tipico manto tigrato nelle più svariate colorazioni, è anche possibile trovarlo con il manto dal disegno marmorizzato o pezzato, che rende ogni gatto Europeo unico e irripetibile.
Molto furbo, vivace e curioso, è anche molto socievole e affettuoso, ragione per la quale si aggiudica un posto in classifica.
Vive benissimo in appartamento e la sua innata indipendenza gli permette di stare da solo anche diverse ore senza risentirne.
Si relaziona benissimo con tutti i componenti della famiglia, dai bambini agli anziani, e con altri animali domestici.
Conserva tuttavia l’istinto predatorio che sfoga giocando per casa, correndo e facendo “agguati”.
Non richiede particolari cure se non le basilari, seguite dalle visite periodiche dal veterinario.
Questa è una razza robusta che gode di ottima salute e vive in media tra i 12 e i 20 anni.
Un occhio di riguardo si deve dare all’alimentazione perché, soprattutto sui soggetti sterilizzati, l’obesità è dietro l’angolo.
Ogni gatto ha un suo carattere
Come noi umani, però, ogni gatto ha il suo carattere e temperamento a prescindere dalla razza a cui appartiene.
Non è quindi garantito che le descrizioni sulle razze di gatti fatte corrispondano precisamente al felino di casa.
Ogni animale è un mondo a sé stante, con i suoi comportamenti, che cambiano molto anche in base all’età e all’ambiente in cui vive.