La primavera è associata, nell’immaginario comune, non solo al risveglio della natura ma anche ai fastidiosi pollini! Purtroppo, al pari dell’uomo, le congiuntiviti allergiche agli allergeni ambientali, come i pollini, sono evenienze che stanno diventando sempre più frequenti nel cane.
I cani sportivi e quelli utilizzati per attività venatoria sono in genere più interessati, vista la maggiore possibilità di entrare in contatto con allergeni naturali (polline in primis).
Ma anche gli animali che vivono in appartamento possono entrare in contatto con i pollini durante la passeggiata al parco o giocando in giardino!
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Quali sono i sintomi dell’allergia ai pollini nel cane?
I sintomi clinici si possono manifestare nel giro di alcuni minuti dal contatto con l’allergene, come per nel caso dei pollini, oppure nel giro di qualche ora, come per gli allergeni introdotti con la dieta.
Il cane affetto da questa condizione allergica manifesta arrossamento, gonfiore e lacrimazione di uno o entrambi (di solito entrambi) gli occhi.
Potrebbe esserci un ispessimento della congiuntiva e, se il cane si gratta e stropiccia in maniera compulsiva gli occhi (proprio come faremmo noi persone), si potrebbero creare abrasioni corneali e altri danni agli occhi.
Cane e congiuntivi allergiche da pollini: cosa fare?
Prevenire le congiuntiviti allergiche è possibile, cercando di evitare il contatto dell’animale con gli allergeni.
Nel caso di allergeni ambientali, come particolari pollini, sarà necessario evitare di portare a passeggiare il cane vicino a parchi o altre aree verdi in corrispondenza delle quali si è scatenata l’allergia oculare.
Nelle condizioni lievi, per alleviare un po’ il fastidio e/o il dolore, si possono pulire gli occhi con salviette umide, specifiche per la pulizia della regione perioculare, appositamente studiate per i nostri amici animali.
Chiaramente solo il Medico Veterinario può decidere l’approccio terapeutico da adottare, anche sulla base della gravità della congiuntivite allergica: le condizioni più gravi vengono in genere trattate con colliri e pomate contenenti antinfiammatori o antistaminici, mentre, se si sospetta un’infezione batterica secondaria, può essere aggiunto un collirio a base di un disinfettante della superficie oculare o di un antibiotico.