I proprietari di cani e gatti sono sempre più desiderosi di apportare benefici alla salute del loro animale con gli alimenti funzionali o functional food.
Ma cosa sono di preciso? Il functional food ha effettivamente efficacia negli animali domestici?
Ecco lo stato dell’arte per chiarire quello che si sa e quello che si sta ancora studiando.
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Cosa sono gli alimenti funzionali
Lo stretto legame tra alimentazione e salute e una maggiore consapevolezza di questo stesso legame da parte dei proprietari di animali domestici ha portato a un aumento dell’interesse scientifico per gli alimenti cosiddetti funzionali, chiamati anche functional food.
Un alimento (o l’ingrediente di una dieta) può essere definito functional food quando è stato dimostrato apportare uno o più effetti benefici alla salute del suo consumatore, contribuendo al mantenimento dello stato di salute e benessere oppure prevenendo la comparsa di fenomeni patologici.
Un alimento funzionale, quindi, non apporta solo energia e nutrimento, ma può agire su diverse funzioni biologiche organiche.
Rappresenta quindi un vero toccasana per la salute.
Ma per essere definito tale, le proprietà benefiche che apporta devono essere state dimostrate scientificamente.
La ricerca scientifica sugli alimenti funzionali
L’idea che un alimento possa apportare benefici alla salute nacque dall’osservazione della popolazione giapponese, nota per essere particolarmente longeva.
Negli anni ’80, infatti, i ricercatori supposero che uno dei segreti di tale longevità fosse legato al tipo di alimentazione nipponica.
Questa era particolarmente ricca di acidi grassi omega-3 (forniti dal consumo di prodotti ittici) e carboidrati complessi (forniti, in particolar modo, dal consumo di riso).
Queste supposizioni trovarono riscontro in diversi studi scientifici, che evidenziarono in particolar modo il ruolo degli omega-3 nella prevenzione di numerose patologie cronico-degenerative, soprattutto cardiovascolari.
Questo nuovo modo di intendere gli alimenti ha dato il via a un filone di ricerca molto interessante sull’utilizzo di sostanze alimentari a scopo funzionale, sia nell’alimentazione umana sia, in seguito, in quella animale.
L’attenzione dei proprietari di cani e gatti per gli alimenti funzionali
Ad alimentare questa tendenza vi è sicuramente la crescente attenzione dei Paesi occidentali ai problemi di salute dell’uomo e degli animali.
Questi sono dovuti a un progressivo invecchiamento della popolazione, con sempre maggiori problemi legati soprattutto all’eccessivo peso corporeo (sovrappeso e obesità).
Secondo il rapporto del 2016 “Pet Food in U.S.” realizzato da Packaged Facts, gli alimenti per animali domestici ad alto contenuto di omega-3, ad esempio, sono acquistati dal 14% dei proprietari di cani e dal 10% dei proprietari di gatti.
Inoltre, circa l’11% dei proprietari di cani e l’8% dei proprietari di gatti acquistano alimenti con elevate proprietà antiossidanti.
Invece, il 7% dei proprietari di cani e il 6% dei proprietari di gatti cercano alimenti con probiotici e prebiotici.
Quali sono le differenze con i superfood e gli integratori?
Gli alimenti funzionali si differenziano dai cosiddetti superfood.
Questi sono alimenti di origine vegetale, naturalmente ricchi di elementi nutritivi, il cui consumo può avere effetti benefici sul consumatore, ma senza che vi siano evidenze scientifiche.
Gli alimenti funzionali, inoltre, si differenziano dagli integratori alimentari, in quanto sono componenti usuali della dieta e la loro efficacia è stata dimostrata alle dosi contenute negli alimenti, che vengono solitamente consumati.
Pet food e ingredienti funzionali
Nel campo del pet food, più che di alimenti si parla di ingredienti funzionali, che possono essere inseriti nelle formule dei prodotti commerciali allo scopo di svolgere delle funzioni ben precise.
Gli ingredienti funzionali maggiormente apprezzati per le loro azioni benefiche nell’uomo comprendono frutta e verdura, cereali integrali, prebiotici e probiotici, condroitina e glucosamina solfato, essenze vegetali e altri ancora.
Queste sostanze svolgono la loro azione benefica sull’organismo agendo in vari modi: stimolando il senso di sazietà, controllando il picco glicemico post prandiale o la concentrazione di colesterolo ematico, selezionando la microflora intestinale e promuovendo la crescita dei batteri commensali buoni, ecc.
Alcune di queste sostanze possono svolgere anche un’azione antinfiammatoria, stimolante il sistema immunitario, antiossidante o anticancerogena.
In campo umano, esistono molti studi clinici sull’utilizzo di queste sostanze.
In ambito veterinario, invece, gli studi condotti in vivo sul cane e sul gatto sono ancora scarsi.
Tuttavia, un recente lavoro del ricercatore italiano Alessandro Di Cerbo e coll. pubblicato su Research in Veterinary Science ha fatto il punto sulla letteratura scientifica relativa gli ingredienti funzionali e sugli studi relativi la loro efficacia in vivo, sia nel cane che nel gatto.
È interessante notare come molto ci sia ancora da scoprire relativamente all’utilizzo degli ingredienti funzionali nell’alimentazione degli animali domestici.
Ma sembra che per alcuni di questi alimenti l’effetto positivo sulla salute degli animali domestici sia importante.
Ma quali sono tra gli ingredienti funzionali le sostanze di maggiore interesse per cani e gatti?
Le principali sono i probiotici, i prebiotici e i simbiotici, gli antiossidanti, gli acidi grassi omega-3 e omega-6, e i condroprotettori.
Di loro ne parleremo in un prossimo articolo. Stay tuned!
Articolo a cura della dott.ssa Erica Longato