D’estate non c’è niente di meglio che rilassarsi e divertirsi in riva al mare in compagnia del proprio cane.
Che sia per un veloce week-end o per una lunga vacanza poco importa, sarà comunque una piacevolissima esperienza.
Dopo aver scelto uno stabilimento balneare pet-friendly ben attrezzato o una spiaggia libera con sufficiente spazio, non resta che lasciarlo scorrazzare sul bagnasciuga, giocare nella sabbia e tuffarsi tra le onde.
I proprietari devono tuttavia considerare alcune possibili “minacce” per la salute dei suoi occhi.
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Perché gli occhi del cane possono correre dei pericoli in spiaggia e al mare?
I cani adorano correre, rotolarsi e scavare buche nella sabbia!
I minuscoli granelli, formati da frammenti di minerali, rocce e conchiglie, possono però entrare in contatto con le delicate strutture oculari, generando bruciore, arrossamenti e prurito, fino a procurare danni corneali a causa della loro azione abrasiva.
La sabbia, inoltre, può veicolare microrganismi potenzialmente patogeni, tra cui batteri e parassiti.
La gran parte dei cani poi ama nuotare e anche l’acqua salata si configura come agente irritante.
Specie in caso di esposizione prolungata, l’acqua di mare può infatti disidratare la superficie degli occhi del cane, causare infiammazioni e depositare piccoli detriti al di sotto delle palpebre.
Senza contare che d’estate gli occhi possono essere stressati da vento e sole intenso, in grado di causare gonfiore, iper-lacrimazione e allo stesso tempo secchezza, poiché determinano un’alterazione della “pellicola naturale” che difende e mantiene lubrificata la cornea.
Inoltre, il riverbero dei raggi solari sull’acqua e sulla sabbia amplifica gli effetti negativi.
Le razze brachicefale (a muso “schiacciato”) sono più soggette a fastidi oculari
Alcuni pet sono più predisposti a problemi agli occhi per cui necessitano di cura e protezione superiori, al mare come in qualunque altra occasione.
Si tratta nello specifico delle razze con il muso corto e piatto, scientificamente definite “brachicefale”, termine costituito dall’unione delle parole greche brachys, ovvero breve, e kephalē che significa testa.
L’esigua profondità delle orbite rende gli occhi sporgenti, quindi più suscettibili a traumi e fattori irritanti.
Inoltre, le palpebre hanno una conformazione anomala che non permette una copertura adeguata, mentre il film lacrimale è instabile e carente da un punto di vista qualitativo e quantitativo, e i dotti naso-lacrimali non sono efficienti.
Il risultato è che queste razze possono andare facilmente incontro a occhio secco, lacrimazione abbondante (epifora), scolo mucoso, infiammazioni ricorrenti e persino ulcere corneali.
Tra le razze di cani brachicefali citiamo, ad esempio, Bulldog, Boxer, Boston terrier, Carlino e Pechinese.
Per quanto riguarda i gatti invece appartengono a questa categoria Persiano, Scottish fold, British shortair, Bombay e Himalayano.
Il primo passo è una corretta e regolare igiene oculare
Una buona norma, per evitare complicazioni d’estate, ma non solo, è sottoporre gli amici a quattro zampe a una scrupolosa pulizia quotidiana degli occhi.
Ciò vale soprattutto durante e dopo una giornata al mare, quando il rischio di irritazioni è maggiore.
A tal proposito, un ottimo alleato è rappresentato da OphPet Relief Spray: innovativo spray sterile, isotonico e privo di conservanti indicato per la detersione della zona oculare e perioculare sia del cane che del gatto.
La formulazione brevettata, caratterizzata da un particolare erogatore che oltre a impedire la contaminazione del contenuto ne semplifica l’applicazione, contiene acque distillate di Echinacea ed Eufrasia utili per alleviare e prevenire affezioni di lieve entità, più vitamina E-TGPS dall’elevata azione umettante.
Ophpet Relief Spray è il “capostipite” della linea OphPet, studiata per trattare in modo mirato le differenti problematiche oculari minori riscontrabili nei pet, offrendo le migliori garanzie di efficacia e affidabilità.
La gamma nasce infatti dall’esperienza C.O.C. Farmaceutici, società che fa parte di Content Group – uno dei principali gruppi europei nello sviluppo di prodotti oftalmici a uso umano e veterinario.
In ogni caso, qualora i disagi del proprio animale si aggravino e non si risolvano spontaneamente nel giro di qualche giorno, ricordiamo di rivolgersi sempre al proprio Medico veterinario di fiducia.