Come aiutare gli uccelli selvatici nel nostro giardino o balcone? Una domanda che molti amanti degli animali si pongono, soprattutto in questo periodo con l’avvicinarsi della stagione più fredda.
Il birdgardening può divenire un hobby molto interessante e istruttivo e al contempo divertente per tutta la famiglia.
Nel nord Europa tantissimi giardini sono attrezzati per ospitare e osservare gli uccelli autoctoni.
Anche in Italia molte associazioni ambientaliste da anni organizzano laboratori per bambini e ragazzini su come riciclare materiali e trasformarli in mangiatoie o rifugi, aiutando e rispettando la natura.
Molte ditte che producono gabbie o mangimi da alcuni anni immettono sul mercato materiali e miscele utili a questo scopo.
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Primo punto: aiutare gli uccelli senza interferire!
Soprattutto nella stagione invernale mangiatoie e nidi possono offrire un riparo o una possibilità in più di sopravvivenza per le specie di uccelli che vivono nell’ambiente a noi circostante.
Ma non dovranno mai interferire con le abitudini e le strategie di sopravvivenza della specie, e rendere dipendenti gli uccelli o in condizioni di semi cattività.
Viene generalmente consigliato di fornire cibo solo nel periodo invernale, quando effettivamente scarseggia e può fare la differenza per la sopravvivenza per numerosi individui di una specie.
Bisognerebbe però sospenderlo o comunque ridurlo drasticamente in primavera ed estate: gli uccelli devono imparare e insegnare alla prole a sapersela cavare.
In giardino l’aiuto migliore è quello di fornire ripari stabili e possibilità di nutrimento costante, magari con arbusti di specie arboree autoctone e gradite agli uccelli come il biancospino, il sorbo, il ribes, i cardi, il nocciolo, il melo o altre piante da frutto.
Se poi si vuole progettare il giardino o il terrazzo, si può farlo non solo seguendo l’estetica, ma anche in modo funzionale per la fauna selvatica, con possibilità di accedere ad acqua potabile e rifugi.
Senza dimenticare infine di fare attenzione ai predatori domestici (in particolare i gatti).
Ogni specie ha le sue esigenze
Prima di procedere all’acquisto o alla costruzione di cassette nido o mangiatoie, è utile capire quali uccelli o piccoli mammiferi potrebbero usufruirne nel giardino, terrazzo o balcone.
Per aiutare gli uccelli va ricordato che ogni specie ha abitudini o esigenze diverse.
Ad esempio, piccoli passeriformi come verdoni e cardellini utilizzano pagliuzze e piume per costruire nidi sulla biforcazione di rami di piccole dimensioni.
I picchi, gli allocchi e i gufi invece prediligono vecchi tronchi cavi.
Ricci e piccoli mammiferi utilizzano gli stessi tronchi cavi depositati a terra in orizzontale.
Rondini, balestrucci e rondoni apprezzano fessure, crepe o travi su cui costruire nidi in cui tornare per generazioni.
Alcuni piccoli insettivori come pigliamosche o cince non disdegnano neppure le cassette della posta!
Il cibo è servito!
Le mangiatoie per selvatici reperibili in commercio sono essenzialmente di 2 tipi.
Possono essere con tetto e base con 4 lati aperti, utili per dissuadere predatori che potrebbero attaccare dall’alto e al contempo riparare da pioggia o vento il cibo.
Oppure possono essere fatte di rete, gradite da picchi e cince, in genere ripiene di semi, frutti o palline di grasso con semi.
La fantasia e la versatilità di molti materiali riciclati possono essere combinate per ottenere mangiatoie funzionali e rispettose della natura.
Importante esporre la mangiatoia in luoghi riparati ma visibili, per poter attirare e aiutare gli uccelli e indurli a servirsene.
Come abbiamo già detto, la presenza di una tettoia a ridosso della mangiatoia impedisce a rapaci o cornacchie il disturbo o la predazione.
Contemporaneamente si consiglia anche di posizionare sul palo o albero un dissuasore per gatti, ovvero una rete o un tronco di cono rivolto verso il suolo, che impedisce l’arrampicata fino alla mangiatoia.
Come costruire una mangiatoia fai da te?
Per aiutare gli uccelli si possono costruire alcune mangiatoie fai da teda mettere in giardino o sul balcone. Vediamone insieme due esempi.
Mangiatoia a semisfera con buccia di arancia
Prendere un’arancia media o un piccolo pompelmo con una buccia abbastanza spessa.
Tagliarla a metà e spremerla come per ottenere una spremuta, facendo attenzione a non rompere la buccia, e con un cucchiaio togliere la pellicina eventualmente rimasta attaccata. Lasciar asciugare.
Con uno ago da materassaio o uno spiedo praticare 4 fori, infilare uno spago e appendere la mangiatoia riempita di semi.
Per agevolare gli uccellini potete anche aggiungere uno spiedo di legno trapassante, sotto il bordo della mezza buccia.
Mangiatoia con tetrapak
Utilizzando una confezione vuota di panna, latte o succo di frutta si può creare una mangiatoia da appendere poi ad un ramo o alla finestra.
Con una forbice o un taglierino tagliare un’apertura su un lato, a metà altezza tra fondo e tappo.
Forare il tappo o il collo della confezione per far passare lo spago. Riempire con miscele di semi o tortine di grasso e semi.
Casette per ripararsi da intemperie o allevare i piccoli
Ditte specializzate e associazioni ambientaliste hanno messo in commercio nidi specifici per svariate specie di uccelli o piccoli mammiferi come i pipistrelli.
Per aiutare gli uccelli, favorire la loro frequentazione di giardini e balconi possono essere riciclati anche vecchi vasi in coccio, noci di cocco, vecchie cassette di legno, per costruire loro dei ripari.
Ad esempio, allargando il foro di drenaggio posto sul fondo di un vaso in coccio, questo diventerà l’ingresso di un nido per passerotti.
Il periodo migliore per installare i nidi è l’autunno o l’inverno
In questo periodo gli uccelli necessitano di ripari da gelo e acqua.
Al contempo si abituano a queste nuove costruzioni, prendendo confidenza in vista di una frequentazione più assidua durante la riproduzione.
Attenzione, nidi e mangiatoie necessitano di manutenzione e pulizia costante.
Occorre tener pulite le mangiatoie da semi o cibo avariato, allontanare o eliminare nidi di vespe, aggiustare eventuali danni da maltempo, rifornire con costanza il cibo in inverno per mantenere la confidenza e la costanza nella frequentazione da parte degli uccelli.
Potrebbe essere necessario spostare o modificare nidi o mangiatoie dopo opportune osservazioni: aggiungere posatoi, inclinare l’entrata dei nidi (meglio verso il basso), spostare in aree più calde o più fresche del giardino o terrazzo (preferire l’entrata del nido a ovest), aggiungere protezioni dai predatori.
A questo punto munirsi di pazienza e di un binocolo. Appostandosi dietro a una tendo o un riparo si possono fare tante osservazioni o fotografie.
Ma mai disturbare nel nido una femmina in cova o con pulli di pochi giorni o si rischia l’abbandono e la morte della prole!