Diamante mandarino: alimentazione, riproduzione e gestione

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A cura di: Dott.ssa Elena Ghelfi

diamante mandarino
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Robusto e longevo, a dispetto delle minute dimensioni, il diamante mandarino (nome scientifico Taeniopygia Guttata Castanotis), è un piccolo estrildide di origine australiana che ben si adatta alla vita in cattività.

Il diamante mandarino vive in media 8 / 10 anni, presenta mutazioni di colore abbastanza varie dall’albino al crema,ancestrale grigio,pezzato,arricciato.

Convive nonostante il carattere vivace con altri granivori di simili dimensioni in quanto tende a difendere solo un piccolo territorio in prossimità del nido che costruisce con foglie, sterpaglie e rami secchi.

Alimentazione del diamante mandarino

Si adatta molto bene a varie diete commerciali per piccoli esotici, di facile reperimento nei negozi di animali.

È consigliabile variare la composizione delle miscele fornendo più energia nei periodi freddi (maggioranza di semi energetici quali niger, miglio rosso, semi condizionati) mentre nel periodo estivo preferire semi a rapido assorbimento come scagliola e panico giallo e limitare il pastoncino all’uovo al solo periodo riproduttivo: pre-cova , imbecco e svezzamento dei pulli.

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Fornire sempre alimenti freschi quali spinaci, insalata, radicchio, mela, mandarino, cetriolo, carota.

Gradite le erbe spontanee quali borsa del pastore e tarassaco.

In natura vivono vicino a corsi d’acqua, anche in allevamento non deve mai mancare acqua pulita per consentire l’abbeverata ma anche il bagno.

Durante tutto l’anno va lasciato a disposizione grit (gusci d’ostrica tritati) e osso di seppia.

Dove ospitarli?

Il diamante mandarino è una specie che può essere allevata con successo anche da neofiti, occorre tenere presente alcuni accorgimenti per mantenere in salute questi simpatici volatili.

La gabbia minima per una coppia di diamantini deve essere almeno di 90x40x44 cm, meglio ancora se ospitati in volieretta con posatoi in legno naturale, altalene, nidi a pera (1 per ogni coppia), mangiatoie facilmente rimovibili e pulibili, beverini.

Sono uccellini robusti e si adattano a vivere anche a basse temperature, mai inferiori ai 7-10 gradi.

Non esporli a correnti d’aria e sbalzi termici. La gabbia o la volieretta vanno poste in un luogo areato e tranquillo.

Tendono a sporcare molto: proteggere il fondo della gabbia con fogli di giornale o carta facilmente rimovibile e potrebbe essere opportuno schermare la zona dove sono poste le mangiatoie.

Riproduzione del diamante mandarino

Il nido è di tipo chiuso, fornendo un supporto (anche un vaso per fiori ricadenti) e materiale naturale come fieno, rametti, foglie secche la coppia può provvedere alla costruzione in modo autonomo.

Mai fornire ovatta per imbottire il nido: può creare ischemia a zampe o soffocare i piccoli.

Depongono in genere 5 -7 uova e la cova inizia dalla deposizione del 2 uovo, pertanto i piccoli non nascono tutti contemporaneamente ma a giorni alterni.

La schiusa avviene circa 14-16 giorni dopo l’inizio della cova e i genitori si alternano nella alimentazione dei pulcini.

L’involo avviene circa 20 – 30 giorni dopo la schiusa e i piccoli sono indipendenti verso i 2 -3 mesi di età.

Si sconsiglia di far riprodurre per più di 3 covate all’anno la coppia.

A cura della dott.ssa Elena Ghelfi

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