Esistono diversi parassiti del cane e del gatto in grado di causare disturbi da parassitosi a categorie particolarmente a rischio, quali i bambini.
È quindi importante considerare non tanto e solo la convivenza del cane e del gatto nell’ambito dello stesso ambiente domestico, ma piuttosto l’aspetto globale della loro convivenza con l’uomo nello stesso ambiente, particolarmente quello urbano.
Esempi di parassitosi di cane e gatto
Un esempio di parassitosi è la Sindrome da larva migrans, causata da ingestione di uova larva di Toxocara canis e cati, probabilmente l’antropozoonosi più insidiosa per frequenza e gravità, ma anche la più sottostimata da parte dei medici umani.
Il rischio non è legato al convivere strettamente con un cane o un gatto, ma alla frequentazione di ambienti (parchi, giardini) altamente contaminati.
Si stima che a livello europeo il 3-8% della popolazione abbia un titolo anticorpale positivo (abbia quindi ingerito accidentalmente uova) per Toxocara sp.
Anche i cestodi possono causare zoonosi, sporadiche, accidentali e di gravità lieve (ad es. Dipylidium caninum) o anche molto gravi (ad es. Echinococcus granulosus, per il quale il mancato controllo delle abitudini alimentari del cane e l’assenza di una chemioprofilassi nelle aree endemiche riveste un ruolo centrale).
Il medico veterinario deve quindi promuovere sempre un responsabile atteggiamento civico (rimozione delle deiezioni) e soprattutto raccomandare trattamenti mirati e pianificati costanti lungo il corso di tutta la vita dei cani e dei gatti (siano essi giovani o adulti) per evitare che contaminino l’ambiente in cui vivono.