Per rivelare patologie o comunque squilibri a livello generale nei volatili domestici alcuni esami ematici possono aiutare a correggere o trattare prima che sia troppo tardi.
Con un semplice prelievo ematico e poco sangue intero il clinico può procedere ad analizzare alcuni importanti valori, in tempi molto brevi, se dispone di un macchinario di analisi in struttura, oppure inviandoli a un laboratorio esterno di fiducia.
In commercio alcune ditte forniscono strumenti già predisposti ad esaminare fino a 14 parametri diversi con pochi millilitri di sangue (in media 0,3 ml).
In questo modo il Medico veterinario può già provvedere a esaminare in rapidità enzimi epatici, elettroliti, cataboliti, proteine sieriche, glucosio, ecc., confermando o rilevando le anomalie sospettate durante la visita clinica.
Talvolta poi bisogna approfondire l’esame con un ulteriore prelievo da inviare per ricerche specifiche oppure altri esami complementari alla visita ovvero radiografie, risonanza magnetica, TAC, ecografia, esami microbiologici, biopsie.
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Esami ematici: i valori normali nei volatili domestici
Le specie di uccelli sono numerosissime e diversissime, i soli pappagalli contano più di 200 specie, ma per molte sono stati standardizzati i range di equilibrio dei più importanti valori.
Per altri uccelli questi possono essere desunti paragonandoli a quelli di specie affini.
I “numeri “ ottenuti quindi possono sempre dare qualche spunto interpretativo.
Variazioni fisiologiche dei valori negli esami dei volatili
Momenti fisiologici possono creare alterazioni nell’organismo e vanno monitorati.
Alcune fasi dello sviluppo o della vita degli uccelli si alternano in modo naturale e fisiologico, ma creano delle situazioni stressanti oppure di carico di lavoro metabolico che, se esaminate senza tenerne presente, possono mimare gravi malattie.
Durante la muta gli uccelli devono cambiare il loro piumaggio in tempi relativamente brevi.
Quindi, lo stress, il fitness non ottimale e la produzione di nuove penne in genere causano alterazioni nella sfera immunitaria e proteica, evidenziandosi con un calo di immunoglobuline e proteine a livello sierico.
Se il calo è notevole, bisogna assolutamente sostenere la muta con integratori e attenzioni maggiori rispetto alla solita buona routine.
Anche il periodo riproduttivo, soprattutto per le femmine, causa un “ciclone “ di cambiamenti: metabolismo di calcio e fosforo per la formazione del guscio, aumento dei trigliceridi e lipidi per il tuorlo, proteine, albumine ….
E, se qualcosa va storto, come in caso di ritenzione d’uovo o peritonite da uovo, altri valori si alterano e richiamano l’attenzione del veterinario che deve agire tempestivamente.
Rene e regato hanno valori precisi da controllare
Le grandi funzioni organiche controllate dall’apparato urinario possono essere esaminate in modo abbastanza preciso attraverso la titolazione di acido urico (gli uccelli sono uricotelici, cioè eliminano le scorie azotate non attraverso l’urea, ma sali di acido urico), elettroliti come calcio, fosforo, potassio, sodio, ma anche proteine totali e urea (il rapporto acido urico/urea suggerisce il grado di disidratazione).
Per quel che riguarda invece il metabolismo e la funzionalità epatica i valori di maggiore interesse clinico riguardano gli acidi biliari, non la bilirubina, in quanto gli uccelli non ne producono.
Attraverso i dotti biliari è invece escreta la biliverdina che colora in un caratteristico verde brillante/acido le deiezioni degli animali a digiuno.
Altri enzimi su cui il clinico si soffermerà per meglio valutare la situazione metabolica saranno le transaminasi, ALP, GGT, LDH.
Alcuni più sensibili altri più specifici, nell’insieme danno comunque un quadro completo del metabolismo, degli eventuali danni muscolari, alle via biliari o addirittura di gravi lesioni cellulari.
Tutto il quadro biochimico comunque concorre nel definire la salute o una problematica a un apparato o a vari sistemi, dato che un organismo non è un semplice insieme di organi, bensì un complesso sistema interconnesso.
Manualità e stress possono giocare brutti scherzi
I valori devono però essere sempre interpretati insieme ai risultati di una buona anamnesi e un’accurata visita clinica.
Durante l’esame clinico le stesse manualità possono però interferire falsando i risultati.
Stress, cattura in voliera, traumi, situazioni di campionamento non ottimali possono causare, ad esempio, rialzi significativi di glucosio e creatin chinasi, che devono possibilmente essere ricampionati e reinterpretati.
Il rialzo patologico di questi valori, ovviamente associati ad altri più specifici, possono indicare gravi malattie come diabete, problemi cardiaci, lipidosi epatica, grave malnutrizione e cachessia (ovvero consumo delle masse muscolari).
Nei colombi viaggiatori infatti un digiuno prolungato di 4 giorni, paradossalmente causa un’iperglicemia compensatoria.
Parametri associati per una corretta diagnosi
Nell’esame biochimico altri parametri possono essere associati anche in un secondo momento per valutare meglio le condizioni del paziente aviare.
Per accreditare un sospetto di patologia al muscolo cardiaco si può associare la titolazione della troponina 1, non sempre fattibile in tutti i comuni laboratori.
Per valutare correttamente una glicemia, escludendo come accade nell’uomo o nei mammiferi una curva glicemica, che per alcuni uccelli poco confidenti si tradurrebbe in stress, si può in parte ovviare esaminando il valore di fruttosamina.
Infine, in soggetti particolarmente obesi e a rischio sia cardiaco che epatico si dovranno tener conto anche di trigliceridi e colesterolo.