Il colpo di calore rimane una condizione spesso fatale per i cani e con i cambiamenti climatici in atto cresce anche la preoccupazione per il maggior rischio di morti legate al caldo non solo negli esseri umani, ma anche negli animali.
I dati climatologici, infatti, rivelano come negli ultimi anni il numero e l’intensità delle ondate di calore siano aumentati.
In Europa si è visto infatti che, rispetto al decennio 2000-2009, il numero delle persone colpite dall’aumento delle temperature è più che raddoppiato.
Questo specialmente nelle aree urbane, dove gli impatti di questi eventi sono particolarmente pronunciati a causa dell’effetto isola di calore, che determina un clima più caldo all’interno delle città, rispetto alle circostanti zone periferiche e rurali.
Anche il Regno Unito, tradizionalmente poco abituato al caldo estremo, deve fare i conti con le mutate situazioni climatiche.
Così nell’ambito del programma VetCompass del Royal Veterinary College (RVC), è stato condotto uno studio per capire i fattori di rischio associati agli episodi di colpi di calore nei cani, per prevederli ed evitarli.
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Fattori scatenanti e rischi per il colpo di calore nei cani
L’indagine si è concentrata sul 2022, finora l’anno più caldo nel Regno Unito, durante il quale si sono verificate cinque ondate di calore tra giugno e agosto, con picchi fino a 40 °C.
Sono state esaminate 167.751 cartelle cliniche di cani in cura presso strutture di emergenza in quell’anno, da cui sono stati selezionati per essere analizzati 384 casi di colpo di calore accertati.
Il 59,64% dei casi complessivi di colpo di calore si è verificato durante i giorni delle ondate di caldo.
I fattori più comunemente citati come scatenanti sono stati l’esercizio fisico (51,46% dei casi), l’ambiente caldo (31,02 % dei casi) e i veicoli caldi (12,41%).
Dalla ricerca è emerso inoltre che:
- più di un cane su 4 (26,56%) dei soggetti colpiti da colpo di calore è morto;
- quasi la metà (48,7%) dei cani colpiti appartenevano a razze brachicefale; queste ultime avevano quattro volte più probabilità di sviluppare un colpo di calore rispetto ai cani mesocefali;
- le sette razze maggiormente a rischio di colpo di calore erano Terranova, Chow Chow, Bulldog inglese, Bulldog francese, Carlino, Volpino di Pomerania e Staffordshire Bull terrier;
- rispetto all’età, i cani tra 4 e 6 anni e tra 8 e 10 anni avevano un rischio maggiore di colpo di calore rispetto ai cani di età inferiore a 2 anni;
- il rischio di colpo di calore era maggiore per i cani maschi rispetto alle femmine.
Prestare attenzione ai bollettini sulle ondate di caldo
Per affrontare i rischi legati al caldo estremo molti Paesi, tra cui l’Italia, si sono dotati di Piani Caldo, che prevedono l’elaborazione di bollettini sulle ondate di calore città per città.
Questi sono comunicati alla popolazione affinché le persone possano prendere le adeguate contromisure.
Nel Regno Unito ciò è affidato alla Health Security Agency.
Lo studio VetCompass ha mostrato che gli allarmi caldo emessi dell’Agenzia governativa consentono di prevedere i colpi di calore nei cani.
Infatti, durante le cinque ondate di caldo del 2022 il numero di casi giornalieri è stato cinque volte superiore rispetto ad altre giornate estive, per le quali non era scattato l’allarme caldo.
I proprietari di cani, quindi, dovrebbero prestare particolare attenzione nei periodi indicati come a rischio dai Piani Caldo.
In quei giorni è necessario quindi evitare di esporre gli animali, soprattutto se appartenenti a razze a rischio, ai fattori noti che potrebbero scatenare colpi di calore, come l’esercizio fisico o i viaggi in auto.
Come ridurre il rischio di colpi di calore nel cane
Come evitare il rischio di colpo di calore nel cane
Vediamo alcuni brevi consigli per ridurre il rischio di episodi di colpo di calore nei cani.
- Assicurarsi che i cani abbiano sempre accesso a un’area fresca e ombreggiata.
- Limitare l’esercizio fisico nella stagione calda.
- Durante le passeggiate, da fare se possibile solo durante le ore più fresche della giornata, portare sempre con sé una bottiglia d’acqua.
- Non lasciare mai il cane in un’auto calda o in una stanza calda.
- Lasciare sempre disponibile acqua potabile.
- Non trascurare i regolari controlli veterinari, soprattutto quelli specifici per la razza.
- Imparare a riconoscere i primi segnali di surriscaldamento (ad esempio ansimare eccessivo, riluttanza a muoversi, sbavare, gengive o lingua rosse, vomito o diarrea) per agire tempestivamente.
Cosa fare in caso di colpo di calore nel cane
Vediamo invece cosa fare in caso di colpo di calore nel cane.
- In caso di colpo di calore in un cane seguire la regola “prima raffreddare, poi trasportare” dal Veterinario come risposta immediata di primo soccorso; quindi portare il cane in un posto fresco, possibilmente ben ventilato (od usare un ventilatore).
- Offrirgli piccoli sorsi d’acqua (non forzarlo a bere).
- Versargli sopra acqua a una temperatura che sia più fresca di quella del cane (evitando la testa) e combinarla con il movimento dell’aria proveniente da un ventilatore, aria condizionata o vento ambientale.
- Una volta eseguiti questi passaggi, chiamare sempre comunque il proprio Veterinario.