Prima di accogliere un gatto cucciolo in famiglia è necessario sapere a quale età ha raggiunto uno sviluppo fisico e comportamentale tale da potersi adattare nel migliore dei modi a un nuovo ambiente.
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Lo sviluppo comportamentale del gattino
Lo sviluppo comportamentale del gatto è suddivisibile in quattro fasi: il periodo prenatale, il periodo neonatale, il periodo di transizione e il periodo di socializzazione.
Periodo pre-natale
Questo periodo sembra avere un ruolo importante nello sviluppo comportamentale del gatto, perché secondo gli studiosi l’embrione possiede alcune competenze sensoriali.
In pratica l’embrione riuscirebbe a sentire le stimolazioni ambientali percepite dalla madre.
Periodo neonatale
Il periodo neonatale va dalla nascita al momento in cui il gattino apre gli occhi, generalmente intorno ai 7-10 giorni.
Durante questo periodo il neonato presenterebbe già determinate competenze sensoriali: sensibilità visiva, tattile, uditiva e olfattiva.
Il gattino, nonostante le palpebre chiuse, reagirebbe con dei movimenti del muso a un’illuminazione intensa.
Il sonno occupa circa il 90% della giornata di un gattino ed è caratterizzato principalmente da un sonno paradosso o di fase REM.
Inoltre, specialmente durante il sonno, viene prodotto l’ormone della crescita.
Durante il periodo neonatale nasce il legame d’attaccamento tra madre e gattino che però non è reciproco.
La madre per il neonato è fonte di calore e cibo, ma potrebbe infatti essere sostituita da un’altra gatta senza determinare nel piccolo alcuna sofferenza.
La reciprocità comparirà nella fase successiva.
Periodo di transizione
È il periodo che intercorre tra l’apertura degli occhi del gattino e la comparsa del riflesso di orientamento uditivo che generalmente si riscontra al 16° giorno di vita.
Durante questa fase lo sviluppo della corteccia cerebrale si completa.
Il sonno si riduce al 65-70% della giornata e il piccolo comincia a esplorare il mondo assumendo la postura quadrupedale.
In questo periodo avviene il legame di attaccamento reciproco: la fase in cui il gattino riuscirà a riconoscere l’odore della propria madre, che rappresenterà la sua fonte rassicurante.
Inoltre, i feromoni di appagamento prodotti nel solco intermammario contribuiranno a stabilizzare le emozioni del gattino.
Periodo di socializzazione
Ha inizio intorno alla 2° settimana di vita e va fino al distacco dalla madre che avviene generalmente alla 7°-9° settimana di vita.
È un periodo che ha un ruolo decisamente importante per lo sviluppo psico-fisico.
Durante questa fase il gattino acquisisce infatti gli autocontrolli e apprende i comportamenti necessari per comunicare con soggetti della stessa specie o diversa.
La giusta età per adottare un gattino
Per poter essere adottato un gattino deve avere almeno 8 settimane.
Se portato in casa prima di tale periodo richiederebbe un continuo monitoraggio da parte del Medico veterinario per verificare che l’animale abbia un corretto sviluppo comportamentale.
Un gattino ben socializzato si lascia facilmente manipolare e si avvicina senza paura.
In questa fase sarebbe utile anche effettuare anche il test di portage, che consiste nel sollevare la cute del gattino dalla collottola.
Questo test è particolarmente utile per valutare la tolleranza al contatto e per capire che tipo di relazione ha avuto con la propria madre.
Se il gattino risponde in modo rilassato, ponendo la coda tra gli arti posteriori, è sicuramente un indice positivo.
L’arricchimento ambientale non è un optional
Per crescere in salute fisica e psichica un gattino ha bisogno di vivere in un ambiente sereno e calmo.
Il gatto ama ambienti puliti e ordinati e ha bisogno di zone dove potersi appartare.
Il gatto è un animale territoriale e necessita di un buon arricchimento ambientale per essere sereno.
A tale scopo servono strutture e risorse che forniscono stimoli sensoriali e motori necessari per facilitare l’espressione dei suoi corretti comportamenti.