Coniglio e botti di Capodanno: cosa fare

Un problema che si ripropone tutti gli anni, un dramma per tutti gli animali e ancor di più per il coniglio: cosa fare per evitare gli spaventi dei botti del 31 dicembre?

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A cura di: Dott.ssa Linda Sartini

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Per molti animali (cani, gatti, roditori, coniglio, ecc.) l’ultimo dell’anno è un momento di terrore, perché, nonostante siano vietati ogni anno in molti comuni, botti e i fuochi d’artificio continuano a rappresentare una grossa attrattiva per gli affezionatissimi che sono disposti anche a rischiare multe salate pur di festeggiare “alla vecchia maniera”.

I botti di Capodanno spaventano infatti ogni anno migliaia di animali e in molti casi ne causano anche la morte, vuoi per la paura, vuoi per i traumi o gli incidenti che si verificano quando il pet, nel tentativo di mettersi in salvo, si infortuna dentro casa o fuori dall’abitazione.

Mano a mano che si avvicina il 31 dicembre si moltiplicano gli appelli sui social da parte delle associazioni animaliste, dei veterinari e anche dei semplici amanti che si prodigano, spesso inutilmente, per veicolare quanto più capillarmente possibile il messaggio che da molti non è recepito.

Dal momento che è ancora impossibile evitarli del tutto, per il mancato rispetto delle regole e del buon senso, vediamo insieme cosa possiamo fare per ridurre al minimo lo stress per nostri piccoli amici orecchiuti.

Siamo noi i primi a evitare i botti che spaventano il coniglio

Questa prima regola non avrebbe bisogno di commenti: per il loro bene, evitiamo noi per primi di scoppiare petardi fuori dalla nostra abitazione.

Eventualmente esistono molte altre possibilità “non rumorose” che possiamo acquistare per festeggiare in maniera silenziosa e non stressante per loro.

Esistono giochi pirotecnici che emettono solo luce evitando botti e vibrazioni nell’aria, ma sempre e comunque da utilizzare lontano dai conigli o da qualunque altro animale.

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Non lasciamolo all’aperto

Se il coniglio vive all’esterno, ad esempio in giardino o in terrazzo, non lasciamolo all’aperto la notte del 31 dicembre e nei giorni immediatamente precedenti, soprattutto se nella zona le prove dei “botti” iniziano in anticipo.

All’esterno i rumori sono molto amplificati e l’animale fuori controllo potrebbe cercare di fuggire o infortunarsi anche gravemente nel tentativo di scappare e trovare un riparo.

Meglio ricoverarli in casa anche solo temporaneamente, fino a quando la “tempesta” non sarà passata.

Non lasciamolo solo a casa

Se possibile, festeggiamo l’ultimo dell’anno in casa con loro.

Non lasciamoli soli perché la nostra presenza e supervisione è fondamentale per quello che, per loro, sarà un lungo momento di crisi e paura.

Confortiamolo senza stressarlo

Il contatto fisico con il proprietario, le coccole e le carezze possono essere d’aiuto nel tentativo di calmarlo, ma solo se il coniglio le accetta di buon grado, altrimenti risulterebbe una coercizione e una fonte di stress.

Se possibile, evitiamo di tenerlo in braccio, sul divano o sul letto e scegliamo di sederci o sdraiarci sul pavimento con lui, poiché in un eventuale gesto di fuga potrebbe farsi male cadendo dall’alto.

Se dimostra di non gradire in quel momento il contatto e preferisce cercare un rifugio sicuro, non obblighiamolo a rimanere, ma lasciamolo andare.

Manteniamo sempre una voce “normale” ed evitiamo toni alti o concitazione che, in un momento di ansia come questo, potrebbero risultare deleteri.

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Il rifugio sicuro

Come accennato nel paragrafo precedente, il coniglio deve avere la possibilità di rifugiarsi dove si sentirà più al sicuro dai botti.

Se dispone di una tana confortevole e alla quale è abituato, probabilmente sceglierà quella, ma se decidesse di trovare riparo altrove lasciamolo fare quanto più possibile, sempre nei limiti della sua sicurezza.

Di conseguenza non dobbiamo tentare di tirarlo fuori a forza da eventuali rifugi pericolosi, ma cerchiamo di giocare d’anticipo bloccandone l’accesso a priori.

Se vuole nascondersi sotto un mobile o dietro al divano, non c’è motivo di vietarglielo, facciamo solo attenzione a non schiacciarlo involontariamente.

Una volta nella tana, teniamolo sotto controllo nella maniera più “discreta” possibile senza infastidirlo, uscirà lui quando il “pericolo” sarà passato e si sentirà nuovamente al sicuro.

Chiudiamo porte, finestre e persiane

Chiudere tutto quello che può essere chiuso aiuta ad isolare acusticamente l’abitazione.

Serrare porte e finestre attutisce i rumori e le vibrazioni provenienti dall’esterno.

Così come persiane e tapparelle, che impediscono anche l’ingresso di luce e flash generati dai giochi pirotecnici, stimoli visivi innaturali e potenzialmente negativi.

Copriamo ancora di più i rumori esterni

Accendere la televisione o la radio permette di attenuare i rumori e le vibrazioni esterne causate dallo scoppio dei fuochi d’artificio, ma è necessario non eccedere.

I suoni emessi dagli apparecchi domestici infatti non devono essere fastidiosi né per noi, né tantomeno per loro, perciò regoliamo il volume in modo da non ottenere l’effetto contrario a quello desiderato.

Distraiamolo con qualche leccornia… ma senza esagerare

Offrirgli dei premi golosi potrebbe aiutarlo a distrarsi, poiché la sua attenzione sarebbe rivolta al bocconcino e non ai rumori esterni.

Purtroppo questa strategia però non funziona sempre, dato che un coniglio troppo spaventato non si lascerebbe “corrompere” di certo.

Ovviamente con “bocconi golosi” intendiamo alimenti adatti alla specie, come ad esempio un pellet, un pezzetto di frutta, una verdurina ghiotta e non dolci o varie “schifezze”, che potrebbero poi tradursi in un’emergenza di altro genere che necessita del Veterinario.

Detto questo, speriamo quest’anno di poter trascorre un Capodanno in tutta serenità con i nostri amici a quattro zampe, confidando in festeggiamenti contenuti e rispettosi sia degli animali che dell’ambiente.

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