Il numero di persone che sceglie il coniglio come animale da compagnia è sicuramente elevato.
Si tratta di una animale molto docile, che non crea particolari problemi “igienici” ed è molto riservato.
La sua attitudine alla compagnia ha spinto nel 2010 a formulare nel 2010 una proposta di legge per riconoscere il coniglio esclusivamente come animale da affezione.
Ciò porterebbe di fatto a impedire l’allevamento del coniglio a scopo alimentare umano e per lo sfruttamento delle pelli per farne delle pellicce.
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L’alimentazione del coniglio da compagnia è particolare
Considerando l’importanza che riveste il coniglio come animale da affezione è bene conoscere meglio le sue esigenze e anche i pericoli sanitari cui può andare incontro.
Di particolare importanza è l’alimentazione.
Denti a crescita continua
Si tratta di un animale lagomorfo, caratterizzato dallo sviluppo pronunciato dei denti incisivi a crescita continua.
La sua alimentazione è esclusivamente vegetale.
Di particolare importanza è quindi la disponibilità di materiale legnoso, il cui “consumo” gli consente di “limare” i denti e di conseguenza impedirne una crescita eccessiva.
Se il coniglio non “limasse” i denti questi crescerebbero e potrebbero danneggiare le gengive.
In natura il coniglio si ciba di vari vegetali, ma anche di rametti, bastoncini e altri vegetali duri.
In cattività è quindi necessario fornirgli alimenti duri.
In commercio sono disponibili dei mangimi “pellettati” formati da farine compresse contro corrente di vapore e quindi della necessaria durezza che consente appunto di consumare i denti.
Una doppia digestione
Altro aspetto molto importante della fisiologia digestiva del coniglio e il grande sviluppo dell’appendice intestinale che prende il nome di “ciecotrofo”.
In questa cavità intestinale si accumulano gran parte del vegetali assunti con l’alimentazione.
Analogamente a quanto avviene nei ruminanti, nel “ciecotrofo” avvengono dei processi fermentativi che degradano le cellulosa e gli amidi in composti facilmente assimilabili.
Affinché siano effettivamente biodisponibili è però necessario che il coniglio ingerisca il contenuto del ciecotrofo.
Questo avviene durante la notte quando il materiale elaborato è espulso attraverso l’ano e immediatamente ingerito.
È quindi raccomandabile fornire un’alimentazione vegetale adeguata e lasciare nella massima tranquillità il coniglio nelle ore notturne.
La prevenzione delle malattie del coniglio
I conigli sono sensibili ad alcune malattie parassitarie e batteriche che richiedono l’attuazione di misure igieniche adeguate.
È pertanto utile ricorrere a un’assistenza del Medico veterinario anche di tipo preventivo.
Si ricorda infine che esiste la possibilità di applicare dei “microchip” al coniglio che consente di poterli rintracciare in caso di fughe.
Il “chip” ha un costo che va dai 25 ai 45 euro.
Autore: Agostino Macrì, Unione Nazionale Consumatori