Il parrocchetto splendido può essere un interessante e piacevole compagno, con una aspettativa di vita di circa 10 anni. Allevare un parrocchetto è possibile: difatti l’allevamento e la riproduzione in cattività non presentano molte difficoltà, tuttavia, è importante conoscere bene la specie e le sue esigenze.
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Dove ospitarlo e come favorire la riproduzione
I parrocchetti splendidi si adattano anche ai nostri climi decisamente più umidi e freddi e vanno però protetti con adeguati ricoveri che li preservino dalle intemperie e dall’eccessivo calo delle temperature con pannelli e nidi (a cassetta classici, 15 cm x 15 cm).
Non possono essere ospitati all’esterno se le temperature scendono sotto i 5-6 gradi, nonostante ripari antivento e nidi.
In luoghi chiusi e riparati occorre assicurare una temperatura confortevole e costante e soprattutto fare attenzione all’eccessiva umidità.
Allevare un parrocchetto splendido
In genere si consiglia di ospitarli in volierette (con un lato lungo almeno 2 metri) ma si adattano a riprodursi anche in gabbie tipo cova.
I maschi durante il corteggiamento si esibiscono in piccoli voli e acrobazie (quindi è auspicabile dar loro la possibilità di compiere brevi voli), poi la femmina depone le uova nel nido (in natura nel cavo di un albero) in un numero variabile da 4 a 6 e le cova per circa 19 giorni.
Per tutto il periodo della cova o dopo la schiusa la femmina, dopo essere uscita per pochi minuti dal nido, può riportare pezzetti di rami o foglie tra le piume delle ali.
I giovani escono dal nido dopo circa 1 mese. Dopo qualche giorno dall’involo, il maschio potrebbe diventare aggressivo e scacciare la prole, è quindi opportuno separare i piccoli dai genitori.
I colori del parrocchetto splendido sono già molto accattivanti, ma gli allevatori hanno ottenuto anche diverse mutazioni: silver, cannella, gold, albino, blu pastello, blu petto bianco, isabella, pezzato, lutino.