Il gatto e i disordini delle vie urinarie: cosa c’è da sapere

La sindrome FLUTD comprende un gruppo piuttosto eterogeneo di sintomi legati a disordini delle basse vie urinarie date da minzione anomala (ematuria, disuria, stranguria, pollachiuria) e ostruzioni a livello dell'uretra.

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Nel gatto, il termine “affezioni delle basse vie urinarie del gattoo FLUTD (Feline lower urinary tract disease) indica un insieme di patologie che possono colpire la vescica e/o l’uretra del nostro felino di casa.

La FLUTD è spesso legata a disfunzioni alimentari e problemi comportamentali che potrebbero essere facilmente prevenuti migliorando l’informazione presso i proprietari di gatti.

Le cause della FLUTD

L’eziologia di questo fenomeno patologico è piuttosto varia e riconosce come agente preponderante la cistite idiopatica che si presenta con maggiore frequenza nel maschio (circa l’80% dei casi) rispetto alla femmina (circa il 60%).

Il contrario avviene per la seconda causa predisponente di FLUTD: l’urolitiasi, che ha una maggiore incidenza nelle gatte (40% dei casi) rispetto ai gatti maschi (meno del 20%).

Questi calcoli urinari, localizzati per lo più in vescica, sono prevalentemente formati da ossalato di calcio e struvite e in minor misura da urato di ammonio, fosfato di calcio, cistina e xantina.

Altre cause come le infezioni del tratto urinario (UTI), problemi prostatici e anomalie anatomiche congenite rappresentano una percentuale molto meno consistente della casistica.

Quali gatti sono più predisposti ad avere problemi alle vie urinarie?

I gatti colpiti da FLUTD hanno spesso dei comuni denominatori più o meno costanti quali il sovrappeso, il fatto di essere castrati o sterilizzati, spesso sono animali sedentari o stressati, bevono poco, mangiano alimento secco e il più delle volte sono maschi.

Cosa fare?

È importante rivolgersi al proprio medico veterinario di fiducia per individuare la causa dei disturbi e impostare una terapia medica (o chirurgica) oltre a correggere le abitudini alimentari e lo stile di vita del soggetto.

L’animale sovrappeso dovrebbe essere messo gradualmente a dieta mentre per l’animale stressato è bene eliminare le fonti di stress come gli stimoli ambientali negativi e le lotte gerarchiche nel caso di convivenza di più animali, mentre è necessario fornire al gatto un ambiente più tranquillo spostando ciotola e lettiera in luoghi della casa meno trafficati.

L’apporto idrico deve essere corretto in quei soggetti che bevono poco aggiungendo acqua all’alimento, fornendo cibi umidi e spingendo il gatto a bere di più magari insaporendo l’acqua della ciotola o stimolando il desiderio di assunzione di acqua mediante fontanelle.

In ultimo, anche l’attività fisica ha la sua importanza: i giochi o la possibilità di uscire hanno sicuramente un effetto benefico.

Per quanto riguarda l’alimentazione, è necessario aumentare i liquidi passando a una dieta umida e specificamente studiata per gatti che soffrono di disordini alle vie urinarie.

Difatti, l’alimentazione, associata o meno al trattamento medico-chirurgico, ha una notevole importanza nella realizzazione del piano terapeutico, soprattutto quando nel gatto sono presenti calcoli di struvite e di ossalato di calcio nelle vie urinarie.

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