Il trauma nel cane e nel gatto: importanza delle tempistiche di intervento

Una gestione efficace di un paziente gravemente traumatizzato rimane a tutt'oggi una sfida, dove ognuno rappresenta un anello fondamentale della “catena dei soccorsi”, con l’obiettivo di effettuare una precoce stabilizzazione delle lesioni e prevenire le complicazioni, migliorando la prognosi.

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trauma nel cane e nel gatto
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Il trauma nel cane e nel gatto, come in tutti gli esseri viventi, è definito come un danno ai tessuti, causato da un evento violento e accidentale che si verifica in modo improvviso, con conseguenti deformazioni o lesioni come abrasioni, contusioni, perforazioni, fratture.

Tra le più frequenti cause di mortalità

Attualmente il trauma risulta una delle maggiori cause di mortalità nel cane e nel gatto, rappresentando una considerevole percentuale dei pazienti critici che afferiscono presso gli ospedali veterinari.

Gli animali principalmente coinvolti sono quelli di sesso maschile e di giovane età e il trauma contusivo risulta la causa più comune di lesione traumatica, a seguito prevalentemente di incidenti stradali o cadute dall’alto, seguito dal trauma penetrante, dove il morso risulta la causa principale.

La gestione dell’animale traumatizzato è complessa

Nonostante la maggior parte degli animali esiti in modo positivo con la dimissione, il tasso di mortalità risulta a tutt’oggi rilevante, soprattutto per quelli che presentano lesioni multiple e un coinvolgimento di diversi distretti del corpo.

Infatti, il numero e la differente distribuzione e gravità delle lesioni riportate in seguito al trauma rendono la condizione clinica e la gestione del traumatizzato particolarmente mutevole e complessa.

Il “fattore tempo” nell’evoluzione del trauma nel cane e nel gatto

È di fondamentale importanza non ritardare l’assistenza medica e non sottovalutare le ripercussioni organiche che possono conseguire all’evento traumatico, anche a fronte di una condizione apparentemente stabile, perché potrebbe predisporre l’animale all’insorgenza di complicazioni, aumentando il rischio di morte.

Infatti, numerosi studi dimostrano come in situazioni realmente critiche i risultati dipendono dalla precocità degli interventi terapeutici e quindi dal “fattore tempo”.

Un ruolo essenziale lo riveste il primo soccorritore, coadiuvato da un corretto triage telefonico con il Medico Veterinario, in modo da ridurre i danni secondari.

Questa fase risulta un punto fondamentale nella catena dei soccorsi, in cui il ruolo dell’assistenza medica al telefono permette di gestire l’emotività di chi presta il primo soccorso e di garantirne la sicurezza, nonché di fornire indicazioni su come proteggere il traumatizzato da ulteriori danni o peggioramenti.

Triage telefonico permette una corretta assistenza dell’animale traumatizzato

Il triage telefonico si effettua mediante una serie di domande che permettono di capire in che contesto si trova la persona che chiama, di identificare la criticità dell’animale e di fornire consigli su come gestirne il primo soccorso e il trasporto; in tal modo potranno essere date anche le indicazioni precise per raggiungere la struttura veterinaria più vicina, in grado di garantire una rapida assistenza e stabilizzazione, nel caso in cui le condizioni dell’animale risultassero molto gravi.

Questo passaggio consente di garantire all’animale una corretta assistenza e di organizzare i soccorsi mediante un team veterinario pronto a gestire l’emergenza.

Trauma nel cane e nel gatto: il ruolo fondamentale del medico veterinario

L’obiettivo del Medico Veterinario è quello di identificare tempestivamente le condizioni potenzialmente letali per l’animale, prendere rapidamente le corrette decisioni terapeutiche salvavita, ottimizzare l’ossigenazione e la ventilazione, stabilizzare il sistema cardiovascolare e nervoso, correggere le alterazioni elettrolitiche e dello stato acido-base, impostare un’adeguata gestione del dolore.

Contestualmente verrà sviluppato un protocollo diagnostico e un piano di terapeutico in base all’iniziale valutazione clinica, monitorando costantemente l’andamento dei parametri vitali dell’animale.

È da sottolineare come le complicazioni organiche che si innescano e si evolvono nelle ore e nei giorni successivi in seguito a un grave evento traumatico rendano la prognosi di questi animali riservata, imputabile allo sviluppo di disfunzioni del sistema immunitario e del danno d’organo.

Redatto da: Dott.ssa Elsa Murgia

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