Cisti ovariche nella cavia: sintomi, cause e prevenzione

Il Porcellino d’India è un animale piuttosto delicato dal punto di vista dell’apparato riproduttore, il quale può andare soggetto a diverse problematiche: analizziamo oggi una patologia piuttosto diffusa.

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A cura di: Dott. Cristiano Papeschi

cisti ovariche nella cavia
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Avete mai sentito parlare delle cisti ovariche? Se siete proprietari di una giovane cavia peruviana femmina oppure di una adulta non sterilizzata, meglio informarsi presso il proprio medico veterinario di fiducia su questa particolare patologia poiché è davvero molto frequente.

Si tratta di una problematica che può interessare qualunque soggetto, ovviamente di sesso femminile e intero, a partire dai 4-5 mesi, sebbene due anni sia l’età a partire dalla quale è più frequente l’insorgenza della patologia.

Le cisti ovariche possono essere mono o bilaterali, il che significa che possono comparire su una sola o entrambe le ovaie, e raggiungere una dimensione compresa tra 0,5 e 6-7 cm di diametro.

Esistono diverse tipologie di cisti ovariche, classificate in maniera differente in funzione della localizzazione, dell’eziologia o dell’istologia, argomento sul quale eviteremo di addentrarci.

Come si manifestano?

Ben più interessante per il lettore è sapere come aspettarsi. È un errore pensare che le cisti ovariche diano sempre una qualche sintomatologia e sono infatti moltissime le cavie adulte affette da questo problema ma completamente asintomatiche.

Ciò è possibile quando le cisti sono di dimensioni ridotte e non secernenti ormoni… in questo caso sono delle piccole neoformazioni che nell’immediato non creano problemi e la loro presenza passa del tutto inosservata da un punto di vista clinico.

Quando insospettirsi?

Il problema inizia a sorgere quando le cisti, crescendo, raggiungono una certa dimensione ed iniziano a comprimere gli organi circostanti causando fastidio all’animale, oppure quando si rompono e causano dolore.

I principali segni clinici che possono manifestarsi in presenza di cisti ovariche sono:

  • distensione e dolore addominale;
  • anoressia;
  • depressione;
  • debolezza;
  • costipazione.

Le cisti follicolari, poi, sono anche in grado di secernere ormoni sessuali e questa loro caratteristica aggiunge alla sintomatologia appena descritta altri segni clinici quali alopecia (perdita di pelo) bilaterale, simmetrica e non pruriginosa, nonché aumento dell’aggressività, della dominanza verso altri soggetti conviventi e della territorialità.

Come si diagnosticano le cisti ovariche?

I segni clinici (anoressia, dolore e distensione addominale, depressione, debolezza e costipazione) sono estremamente generici ma un veterinario esperto in animali non convenzionali, a seguito di anamnesi e in presenza di una femmina adulta e non sterilizzata, può comunque già sospettare il problema, che diventa ancor più chiaro quando vi siano anche le manifestazioni tipiche della secrezione ormonale, ovvero l’esacerbazione di alcuni comportamenti e la particolare alopecia.

L’assenza di prurito è molto utile per escludere diverse patologie a carico della cute, soprattutto quelle parassitarie, ma potrebbe comunque essere conseguenza di altre affezioni, tipo quelle di natura endocrina.

Nonostante l’esperienza e il sospetto fondato, per la diagnosi certa sono necessari ulteriori approfondimenti.

Il medico veterinario, dunque, potrà avvalersi di un esame radiografico dell’addome, grazie al quale sarà possibile individuare solamente le cisti di dimensioni maggiori, e di una ecografia, una metodica che in questo caso risulta essere molto più precisa e sensibile in quanto è in grado di evidenziare anche le cisti più piccole.

Come accorgersi se la nostra cavia soffre di un problema dentale?

Abbiamo la diagnosi… e adesso?

Una volta ottenuta la diagnosi, che si fa? Di certo la cavia non può essere lasciata così e il problema deve essere risolto.

La terapia di elezione è quella chirurgica e prevede l’ovarioisterectomia, ovvero l’asportazione di utero ed ovaie.

In alternativa, sebbene si tratti di una procedura palliativa, è possibile eseguire il drenaggio ecoguidato del liquido presente all’interno delle cisti, il quale però si riformerà molto rapidamente.

È possibile prevenire la formazione di cisti ovariche?

Dal momento che le cisti ovariche possono arrivare ad interessare fino a tre soggetti su quattro, la prevenzione è rappresentata dalla sterilizzazione, la quale risulta utile anche come forma di profilassi per diverse altre patologie a carico dell’apparato genitale femminile, soprattutto se viene eseguita entro il primo di anno di vita dell’animale.

È sempre una buona regola condurre a visita periodicamente il porcellino d’India anche se sano, e nel caso di una femmina intera adulta anche richiedere delle ecografie addominali di controllo, con lo scopo di individuare le cisti in fase precoce.

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