Una delle raccomandazioni, una volta arrivati nel luogo di vacanza, è quella di non cambiare l’alimentazione dell’animale, conservando gli orari e le abitudini alimentari. Ogni variazione deve essere effettuata progressivamente, per evitare di scatenare episodi di diarrea.
Se la meta è la montagna, il proprietario deve controllare con cura i cuscinetti plantari, la cui integrità può essere minata dalle pietre e/o dalla neve. È possibile consigliare una cura preventiva a base di prodotti con agenti tannanti, che assicurano un maggior indurimento dei cuscinetti plantari.
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DISORDINI DA SEPARAZIONE
Il cane è un animale socievole e necessita di compagnia; vorrebbe seguire il proprietario ovunque, ma ci sono casi particolari che non lo permettono.
Altro fenomeno da considerare oggi, sono i disordini da separazione purtroppo molto frequenti e si verificano sia in caso di distacco reale del cane dal proprietario, sia quando la separazione è solo parziale e il proprietario per esempio si trova in un’altra stanza.
Le cause sono date da un iperattaccamento verso una data persona o a un’incapacità a sopportare la solitudine con stati di frustrazione e di panico.
All’origine non vi è sempre ansia, a volte vi sono stati emotivi del cane lasciato a casa da solo: un soggetto dal forte temperamento non tollera e non riesce a gestire una situazione del genere, o un soggetto traumatizzato già combatte con delle paure specifiche.
Un soggetto che soffre per una specifica paura è più predisposto a provarne altre.
Bisogna informare i proprietari che il cane lasciato da solo per più di sei ore vive una condizione non adatta alla sua specie e non è detto che riesca ad adattarsi.
Gli animali sociali si sentono stabili e a proprio agio solo quando stanno insieme a coloro con cui hanno instaurato un legame.
Occorre considerare l’adattamento evolutivo del cane: il legame di attaccamento verso la madre si trasferisce sul proprietario con cui dura tutta la vita, il livello di indipendenza è molto variabile, i cani vogliono partecipare alle attività del proprietario e stare insieme a lui.
Il cucciolo dovrà essere abituato a stare da solo per brevi periodi, considerando come la correzione di eventuali problemi da separazione, necessiti poi l’intervento di un medico veterinario comportamentalista.
I cani ereditano questi tratti genetici che li preadattano alla vita in branco, alla condivisione delle risorse, comunicazione e sviluppo dei legami affettivi.
Oggi abbiamo molti cani che comunicano meglio con gli umani che con i conspecifici, caratteristica marcata nella tipologia da compagnia.
PRIMA DI PARTIRE IN VACANZA, ATTENZIONE AI DOCUMENTI!
Generalmente, la documentazione richiesta è più o meno standard e comprende almeno il libretto delle vaccinazioni (in regola e non scadute), che per il cane significa per lo meno la tetravalente (cimurro, leptospirosi, epatite e gastroenterite virale) e per il gatto la trivalente (panleucopenia, rinotracheite e calicivirosi).
Il cane deve anche essere accompagnato dal libretto del microchip, obbligo di legge ormai da diversi anni.
In una pensione, in caso di presenza di patologie o parassiti, il problema potrebbe essere condiviso da qualunque cane o gatto si trovi a passare di lì.
Un certificato di buona salute e l’esame delle feci negativo (o il trattamento vermifugo correttamente eseguito) nonché l’applicazione recente di un antiparassitario sono altri requisiti generalmente e giustamente imposti dalle diverse strutture presenti sul luogo di vacanza.