Che cosa succede nell’organismo di un cane stressato? Quando si verifica un evento stressante, l’organismo reagisce con la liberazione di alcuni ormoni chiamati “ormoni dello stress”.
Quali sono i processi che consentono all’organismo di mantenere l’omeostasi in seguito a un evento stressante?
L’omeostasi è garantita da un sistema di feedback negativo, cioè da un meccanismo di autoregolazione per cui, quando il livello di un ormone raggiunge una certa soglia, è l’ormone stesso che blocca i fattori che ne stimolano la produzione, in questo modo la sua concentrazione ematica resterà costante.
Un anomalo funzionamento del meccanismo di feedback comporta un aumento ormonale con estreme conseguenze per la salute del soggetto. Le strutture responsabili di tale regolazione sono nell’ipotalamo.
La corticotropina (CRH) viene liberata dall’ipotalamo e va a stimolare l’ipofisi a produrre l’ACTH, che a sua volta stimola la zona corticale delle ghiandole surrenali a produrre tre ormoni: il cortisolo, l’aldosterone e il testosterone.
Il cortisolo, agendo perifericamente, determina glicolisi, gluconeogenesi e lipolisi, riuscendo così a mobilizzare le riserve energetiche necessarie a sostenere la reazione di attacco/fuga. Questo tipo di risposta è ormonale ed è successiva a quella nervosa che in- vece è immediata.
Quando la produzione di cortisolo aumenta, si avrà una sua maggiore concentrazione nel sangue. Per evitare danni, sarà lo stesso cortisolo ad attivare il feedback negativo, impedendo la liberazione di ulteriore ACTH.
Lo stress può modificare il normale funzionamento dei meccanismi di feedback. Un ruolo centrale di questa alterazione è dato dall’adrenalina.
Questa catecolamina viene prodotta dalla zona midollare delle surrenali e causa diverse modificazioni nell’organismo quali aumento della frequenza cardiaca, della pressione e dello stato di vigilanza e predispone così l’organismo alle risposta di attacco/fuga.
L’adrenalina va anche ad agire a livello ipofisario stimolando la liberazione di ACTH. Questa situazione di allarme non può perdurare a lungo, altrimenti si verificheranno una serie di sintomi sia fisiologici che comportamentali che comprometteranno in modo serio la vita del cane stressato.
FONTE: La Settimana Veterinaria