Lo squalo elefante è il secondo pesce più grande al mondo, dopo lo squalo balena. Bellissimo quanto sfuggente, rimane una specie poco conosciuta e difficile da osservare e studiare.
Il suo nome scientifico è Cetorhinus maximus e può essere chiamato oltre a squalo elefante anche pellegrino o cetorino.
Nel 2013 si è registrato il più grande raduno di questi cetacei mai visto prima: sono stati osservati ben quasi 1.400 individui, alcuni molto giovani nelle acque meridionali del New England.
Ne ha dato notizia il Journal of Fish Biology, pubblicando uno studio pluriennale condotto da un team scientifico con a capo Leah Crowe, biologa del Center for Coastal Studies del Massachusetts e del Noaa americano, basato su avvistamenti di gruppi di squali elefante nella acque nord-orientali degli Stati Uniti, dal 1980 al 2013.
Lo scopo di tale raduno? i ricercatori ritengono che lo scopo principale fosse alimentare, data l’alta percentuale di zooplancton e clorofilla nelle acque, i quali, vengono filtrati attraverso ampie strutture branchiali dette branchiospine.
Purtroppo lo squalo elefante è inserito nella lista rossa IUCN (Unione internazionale per la conservazione della natura),e in Mediterraneo viene tutelato dal Piano di azione per la conservazione dei pesci cartilaginei dell’UNEP (Piano ambientale delle Nazioni Unite).