Sabato 24 marzo si terrà il evento globale su clima e ambiente – Earth Hour e lo studio pubblicato oggi sulla rivista Climatic Change e realizzato da esperti dell’Università dell’East Anglia, della James Cook University e dal WWF non è per nulla incoraggiante.
Secondo la ricerca il mondo è destinato a perdere almeno la metà delle specie animali e vegetali oggi custodite nelle aree più ricche di biodiversità. A fine secolo potremmo assistere ad estinzioni locali in alcuni paradisi come l’Amazzonia, le isole Galapagos e il Mediterraneo.
Dovremo dire addio all’orso polare, alla tigre dell’Amur, al leopardo delle nevi, al rinoceronte di Giava, alla tartaruga marina e altre numerosissime specie animali (e vegetali). Non solo, anche a fine secolo potremmo assistere ad estinzioni locali in alcuni paradisi come l’Amazzonia, le isole Galapagos e il Mediterraneo.
Il filosofo tedesco Arthur Schopenhauer (1788-1860), una volta disse “l’uomo ha fatto della terra un inferno per gli animali”. Ed aveva ragione. La colpa di questo disastro è nostra e risiede nelle continue emissioni di CO2, gas serra, inquinamento atmosferico, disboscamento, distruzione zone naturali, bracconaggio e molto altro ancora.
Questi nostri comportamenti stanno causando un terribile cambiamento climatico e se non facciamo davvero qualcosa di concreto, sarà davvero la fine.